Il caso ha generato un'ondata di speculazioni sulla provenienza del malloppo
MILANO - Sono stati arrestati dall'arma dei carabinieri il 5 marzo scorso nel corso di un regolare controllo di routine. Un cittadino di nazionalità turca (52 anni) è stato sorpreso a consegnare un sacchetto con un ingente quantitativo di denaro a due donne di nazionalità russa in periferia di Milano. Da lì è partita una vasta indagine che non ha mancato di generare un'ondata di speculazioni sulla provenienza del malloppo.
Una successiva perquisizione ha portato al sequestro di banconote per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro e di 8 lingotti d'oro. In manco di informazioni concrete, gli investigatori e la stampa italiana, si sono lasciati andare alle teorie più strampalate: dai legami con le unità militari e paramilitari curde al riciclaggio di denaro, dalle mazzette per i politici al traffico di stupefacenti. In pochi giorni il caso sembra aver assunto le dimensioni di un intrigo internazionale.
La trama si infittisce perché il denaro sequestrato era suddiviso in franchi svizzeri, euro e dollari e alcune delle banconote erano stropicciate e persino bruciacchiate, il che lascia presagire che qualcosa sia andato storto.
Durante le perquisizioni sono state rinvenute anche molte pagine di appunti riportanti cifre riconducibili a somme milionarie. Ma per gli avvocati è «tutto regolare» e ciò sarà «dimostrato a breve».