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GUERRA IN UCRAINAL'asse Putin-Kirill, tra Chiesa e Stato

03.05.24 - 14:47
Il Nunzio Apostolico a Kiev denunciato l'arresto di sacerdoti per attività anti-russe.
Keystone
Fonte Rai / Famiglia Cristiana
L'asse Putin-Kirill, tra Chiesa e Stato
Il Nunzio Apostolico a Kiev denunciato l'arresto di sacerdoti per attività anti-russe.

KIEV / ROMA - Lo scorso 23 aprile monsignor Visvaldas Kulbokas, Nunzio Apostolico della Chiesa cattolica a Kiev, aveva denunciato, in diretta radio, un episodio di repressione religiosa nei territori occupati dai russi. In particolare, si era riferito all'arresto di «due sacerdoti greco cattolici», avvenuto «a Berdyansk il 16 novembre 2022».

«Arrestato perché recitava il rosario» - Nello specifico uno di questi sacerdoti, secondo quanto riferitogli da una parrocchiana, era stato «arrestato mentre recitava il rosario nel centro città, insieme ad altre quattro o cinque persone». Dunque, fermato solo perché «recitare il rosario in città è proibito: è considerato un'azione antirussa».

«Sospeso per aver celebrato una funzione in memoria di Navalny» - Ma anche nel caso dei pastori ortodossi, i rischi per non essere "allineati" al pensiero dettato dal patriarca di Mosca Kirill ci sono. Come nel caso di Dmitry Safronov, sospeso solo «per aver celebrato una funzione in memoria di Alexei Navalny - come riferisce Famiglia Cristiana - a 40 giorni dalla morte del dissidente russo; e di Alexander Vostrodymov», "colpevole" di aver espresso sui social «alcune riflessioni cristiane sulla pace».

«Un procedimento presso il tribunale ecclesiastico» - Proprio il settimanale cattolico ha sentito a questo proposito il teologo don Stefano Caprio, esperto di cultura russa, che ha raccontato di una «lettera sottoscritta da 300 sacerdoti, contrari all’invasione», che come conseguenza ha visto «decine di loro» poi «posti sotto osservazione». In tutti questi casi non viene escluso «un procedimento presso il Tribunale ecclesiastico», che può anche culminare nella riduzione allo stato laico del sacerdote, poi costretti ad espatriare.

La «guerra santa» di Kirill - Dunque una vera e propria «sinfonia» di intenti tra Stato e Chiesa moscovita, che «vigila sull'aspetto ideologico», giustificando le scelte imperialiste del Cremlino, e quindi assolvendolo moralmente da ogni azione di questa «guerra santa» - citando Kirill - contro l'Occidente. Perché, nonostante la titubanza ad inizio invasione, Kirill è divenuto insostituibile spalla dello Zar, andando ben oltre la misura, come lo scorso anno, quando disse che «la bomba atomica della Russia è da benedire».

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