Le Forze israeliane di difesa parlano di operazione «di portata limitata»
TEL AVIV - Le Forze di difesa israeliane (IDF) sta lanciando nella parte est di Rafah, nel sud della Striscia, volantini che invitano la popolazione civile a spostarsi temporaneamente verso le aree umanitarie allargate, in previsioni della possibile azione militare nella città più a sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
I volantini - I volantini sono in arabo e saranno affiancati da sms, chiamate telefoniche e annunci sui media, sempre in arabo.
In quello rosso c'è anche scritto: «L'IDF sta per operare con la forza contro le organizzazioni terroristiche nell'area in cui risiedono attualmente, come ha operato finora. Chiunque si trovi nella zona mette in pericolo se stesso e i propri familiari. Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente nell'area umanitaria ampliata di Al-Mawasi».
In quello blu, oltre le indicazioni, è aggiunto: «L'IDF continuerà a combattere le organizzazioni terroristiche che vi usano come scudi umani. Perciò: Gaza City è una pericolosa zona di combattimento; evitare di attraversare a nord di Wadi Gaza. È vietato avvicinarsi alle recinzioni di sicurezza est e sud».
Operazione di «portata limitata» - Un'operazione «temporanea» e di «portata limitata». Così l'esercito israeliano ha descritto l'avvio dell'operazione di spostamento dei civili dalla parte est di Rafah nel sud della Striscia.
«Abbiamo avviato un'operazione su scala limitata per l'evacuazione temporanea delle persone che - ha detto un portavoce militare - vivono a Rafah est». Secondo alcuni dati nell'area della città ci sono attualmente centinaia di migliaia di sfollati palestinesi.
La responsabilità di Hamas - Hamas non ha lasciato «altra scelta che cominciare l'operazione» a Rafah. Lo ha detto - secondo il suo ufficio, citato dai media - il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant al suo omologo Usa Lloyd Austin.
Nella conversazione Gallant ha aggiunto che «Israele sta facendo di tutto per arrivare a una bozza per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco temporaneo», ma «in questa fase Hamas rifiuta qualsiasi proposta che lo consenta».