Poche settimane fa l'ammissione in tribunale che il preparato poteva provocare «rarissimi» casi di trombosi.
LONDRA - AstraZeneca ha avviato il ritiro dal mercato mondiale del suo vaccino anti Covid. La notizia, che sta rimbalzando in queste ore sui media a livello globale, arriva dopo quella di pochi giorni fa, quando si è appreso che la società farmaceutica ha ammesso un raro effetto collaterale.
Il procedimento a Londra - Lo ha fatto a fine aprile, quando, nel contesto di un processo a Londra, come riferisce il Telegraph che aveva visto i documenti processuali, ha affermato che il vaccino «può causare un rarissimo effetto collaterale: una sindrome da trombosi con trombocitopenia (Tts)». Sostanzialmente - come spiegava un'agenzia AdnKronos - si tratterebbe di «coaguli di sangue e bassi livelli ematici di piastrine».
Il procedimento legale in corso a Londra, che potrebbe portare a risarcimenti multimilionari (chiesti fino a 100 milioni di sterline), è conseguente alla citazione in giudizio dell'azienda da parte di pazienti - circa 51 le richieste di risarcimento all'Alta Corte londinese -, che hanno denunciato reazioni avverse dopo l'iniezione. Sono stati i giornali britannici, il Telegraph in primis, a seguire la vicenda.
Tornando invece al ritiro del vaccino dal mercato, secondo quanto ribattono i media in queste ore, l'agenzia europea per il farmaco avrebbe emesso ieri (7 maggio) un avviso di non autorizzazione all'uso del preparato Astra Zeneca, che però - va precisato - ne aveva già chiesto il ritiro lo scorso 5 marzo.
Ritiro, decisione commerciale - E a questo proposito, l'azienda anglo-svedese, come afferma il Telegraph, sottolinea che la decisione del gigante farmaceutico è puramente commerciale. Sostanzialmente, come scrive anche il Guardian, ora infatti sarebbe «disponibile una varietà di vaccini più recenti che sono stati adattati per colpire le varianti di Covid-19».