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GERMANIASono sei gli accoltellati a Mannheim

31.05.24 - 18:59
Non è ancora nota l'identità dell'aggressore.
keystone-sda.ch (Uwe Anspach)
Fonte ats
Sono sei gli accoltellati a Mannheim
Non è ancora nota l'identità dell'aggressore.

MANNHEIM - Sono sei, escluso l'aggressore, i feriti dell'accoltellamento di Mannheim: cinque militanti del movimento civico "Pax Europa" e il poliziotto. E' quanto chiarisce un comunicato stampa congiunto di Procura di Karlsruhe, Comando di Polizia di Mannheim e Ufficio Criminale Statale del Baden-Württemberg. Il comunicato definisce «attualmente non chiarita» l'identità dell'aggressore. «Alcuni feriti sono stati sottoposti a interventi chirurgici d'urgenza».

«Oggi, intorno alle 11:35, un uomo ha attaccato con un coltello diversi partecipanti alla manifestazione del movimento civico Pax Europa e. V. nella piazza del mercato di Mannheim. Nell'attacco sono rimasti feriti cinque membri del movimento civico», premette la nota. «Un agente di polizia, intervenuto per mettere in salvo una delle persone ferite è stato aggredito dal sospetto e pugnalato più volte alla testa da dietro», viene aggiunto.

«Un altro agente di polizia ha fermato l'aggressore con un colpo di arma da fuoco, ferendolo», conferma il comunicato. «Tutti i feriti sono stati successivamente trasportati in vari ospedali, dove alcuni di loro hanno dovuto essere sottoposti a interventi chirurgici d'urgenza - viene aggiunto ancora - Al momento non è possibile fornire informazioni sull'entità e la gravità delle ferite riportate dalle vittime. L'identità dell'aggressore è attualmente non chiarita».

Uno dei feriti, Michael Stürzenberger, viene definito dall'agenzia Dpa come «uno dei principali esponenti del movimento Pax Europa» (Bpe) che si presenta sul proprio sito come un'organizzazione per i diritti umani la quale informa «sulla natura e gli obiettivi dell'Islam politico». La Bpe non fa distinzione tra «islam» e «islamismo»», attribuendo a entrambi «disprezzo aggressivo e intolleranza», scrive l'agenzia.

I servizi segreti interni regionali della Baviera nel rapporto 2022 avevano scritto che su Stürzenberger e la sezione bavarese della Bpe c'erano «concreti indizi» di rilevanza della loro islamofobia ai danni della Costituzione dato, che puntano a «eliminare la libertà religiosa per i musulmani». Non erano stati menzionati nel rapporto 2023 solo a causa di una loro minore attività, ma restano sotto monitoraggio, riferisce la Dpa citando fonti dei Servizi.

Stürzenberger, nato nel 1964 a Bad Kissingen, in Baviera, aveva lavorato per anni come giornalista per diversi media diventando portavoce della Csu a Monaco nel 2003 per volontà di Monika Hohlmeier, figlia del defunto leader del partito cristiano-sociale. Franz Josef Strauß. Un evento-chiave nella formazione ideologica di Stürzenberger fu la morte di un collega della Csu negli attacchi terroristici a Mumbai del novembre 2008, quando islamisti attaccarono hotel di lusso e un centro ebraico. Lasciata la Csu e nel 2011, si unì al partito "Die Freiheit", monitorato come islamofobo dai servizi, assurgendo a presidente nazionale. Al momento dello scioglimento di questa formazione nel 2016, disse che «il nostro ultimo compito rimanente, portare la critica all'Islam al pubblico, è stato realizzato, poiché ora l'AfD lo prosegue in modo convincente».

Stürzenberger ha partecipato più volte a raduni del movimento islamofobo Pegida a Dresda e ha organizzato anche la sua emanazione bavarese, "Bagida".

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