Un 36enne e un 50enne hanno perso la vita nel corso d'incidenti distinti
CHAMONIX - Un alpinista e un escursionista sono stati trovati morti ieri sul versante francese del massiccio del Monte Bianco a seguito di due diversi incidenti.
Il primo è un taiwanese di 36 anni, morto dopo essere precipitato per 250 metri. L'uomo, verso le 7.30, si trovava con un amico di 33 anni all'altezza dello sperone Frendo, sulla parete Nord dell'Aiguille du Midi, in una zona nevosa e non tecnica, ha riferito ai media francesi il Peloton de gendarmerie d'haute montagne (PGHM) di Chamonix. I due, a oltre 3'200 metri di quota, non si erano ancora legati quando il trentaseienne è precipitato. Il suo compagno di scalata ha solo sentito il rumore della caduta, ma non ha assistito alla scena. I gendarmi-soccorritori francesi, intervenuti sul posto in elicottero, hanno trovato il corpo senza vita.
L'altra vittima è un uomo di circa 50 anni: il suo corpo è stato trovato in tarda mattinata ai piedi di una cascata, in Savoia, poco distante dall'itinerario del Tour du Mont-Blanc, che si snoda tra la Svizzera, la Francia, e l'Italia. A scoprirlo è stato un altro escursionista di passaggio. L'ipotesi del PGHM di Modane, riferiscono i media francesi, è che sia scivolato dopo essersi avvicinato troppo al bordo della cascata. Il sentiero si trova a 50 metri di distanza, tra il rifugio Croix du Bonhomme (2'443 metri) e il villaggio di Le Chapieux. Sono in corso accertamenti per determinare con esattezza la dinamica dell'accaduto.
Mercoledì 26 giugno un alpinista tedesco di 54 anni era morto in Valle d'Aosta, sempre sul massiccio del Monte Bianco, dopo essere scivolato sulla neve in un canale nella zona del ghiacciaio del Miage, a circa 2'800 metri.