La procura generale ha comunicato il bilancio degli scontri esplosi dopo il voto del 28 luglio scorso
CARACAS - Il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, ha confermato la morte di 27 persone in episodi di violenza legati alle proteste esplose dopo le contestate elezioni del 28 luglio.
Saab ma ha tuttavia precisato che "nessuna vittima è attribuibile" alle forze di sicurezza venezuelane, al contrario di quanto denunciato da numerose Ong e dalla comunità internazionale.
"Il 70% delle vittime sono state assassinate da delinquenti" ha affermato nel corso di un incontro con il corpo diplomatico, affermando di avere a disposizione oltre 180 video che proverebbero "le azioni violente perpetrate contro civili e istituzioni dello Stato, tra cui il Consiglio nazionale elettorale (Cne)".
Nell'occasione Saab ha nuovamente affermato che il Venezuela sta vivendo una "guerra ibrida" che include "tentativi di colpi di stato, embrioni di guerra civile, intensificazione delle sanzioni internazionali per produrre esodi di massa di persone".