Il segretario generale della Nato si esprime su quanto accaduto nelle ultime settimane. Nuove rivelazioni sui piani di Syrsky
KIEV - Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato di approvare l'offensiva ucraina nella regione di Kursk in Russia, citando il diritto dell'Ucraina a difendersi in un'intervista al quotidiano tedesco Die Welt.
«I soldati, i carri armati e le basi militari russe sono obiettivi legittimi secondo il diritto internazionale», ha dichiarato il leader dell'Alleanza Atlantica.
Il diritto di autodifesa dell'Ucraina, invasa dalla Russia più di 900 giorni fa, «non si ferma al confine», secondo Jens Stoltenberg. Lanciata con sorpresa di tutti in agosto, questa controffensiva «non è stata pianificata con la Nato, e l'Alleanza non ha avuto alcun ruolo». Tuttavia, gli alleati continueranno a sostenere l'Ucraina con forniture di armi e attrezzature, che sono «vitali» per contrastare l'invasione russa.
PIani tenuti nascosti - Il comandante in capo delle forze armate ucraine, Alexander Syrsky, ha tenuto nascosto fino all'ultimo il piano di attacco alla regione russa di Kursk anche ai suoi generali. Lo rivela il Wall Street Journal scrivendo che solo a fine luglio Syrsky ha radunato gli ufficiali superiori per un incontro segreto, durante il quale ha svelato un audace piano per rilanciare lo sforzo bellico.
L'esercito ucraino, ha detto loro il generale Oleksandr Syrskiy, avrebbe ribaltato la situazione nei confronti di Mosca lanciando la prima invasione su larga scala della Russia dopo la Seconda Guerra mondiale.
Uno dei partecipanti, un ufficiale superiore della 61a Brigata meccanizzata, ha dichiarato che la sua prima reazione è stata di shock. «Dove stiamo andando?», ricorda di aver pensato il tenente colonnello Artem Kholodkevych.