Il presidente russo non ha mai voluto avere una controfigura per motivi di sicurezza
MOSCA - Quello che abbiamo visto in molteplici occasioni in giro per il mondo sarebbe sempre stato il vero, solo e unico Putin.
Alla domanda di una giornalista della Tass «Ma lei è il vero Putin?», il presidente ha ammesso di aver sempre rifiutato le proposte di avere dei sosia che lo potessero sostituire in alcune occasioni per motivi di sicurezza personale. Putin ha aggiunto che la proposta è stata avanzata principalmente all’epoca della seconda guerra cecena, dove il pericolo terroristico era ai suoi picchi.
Putin ha così smontato la teoria cospirazionista che sosteneva che il presidente russo avesse uno o più sosia da usare come controfigura durante gli eventi pubblici. La teoria si è poi spinta oltre, fino ad arrivare a sostenere che Putin fosse in realtà stato ucciso e sostituito da un doppione. La congettura è stata basata su determinate caratteristiche fisiche, presenti in alcune foto e assenti in altre, e cambiamenti comportamentali, come per esempio un peggioramento sospetto nel parlare tedesco, o il divorzio con la moglie.
Le discussioni riportano alla mente le teorie riguardanti il sosia di Saddam Hussein. Ai tempi, anche la Cia nutriva il sospetto che il dittatore iracheno avesse a disposizione fino a quattro sosia per le sue apparizioni in pubblico. Alla fine, l’ex capo dell’intelligence irachena Wafiq Al-Samarae ha confermato che i sosia sono stati effettivamente una misura di sicurezza importante, soprattutto quando il rais viaggiava ed era a contatto con la popolazione.