Nuovo capitolo nella lotta tra il social network e il presidente americano
WASHINGTON - È nuovamente scontro tra Twitter e il presidente statunitense Donald Trump: il social network ha censurato un suo tweet, accusandolo di «violazione dei propri standard sull'esaltazione della violenza».
Il presidente, parlando dei disordini per l'uccisione dell'afroamericano George Floyd, aveva descritto i manifestanti «delinquenti», aggiungendo che: «ho appena parlato con il governatore Tim Walz e gli ho detto che i militari sono con lui fino in fondo. Se dovessero esserci difficoltà, assumeremo il controllo ma, quando inizia il saccheggio, si inizia a sparare».
Twitter tuttavia ha deciso di non oscurare totalmente il tweet, «poiché potrebbe essere di pubblico interesse». È infatti necessario cliccare per poter vedere il messaggio, che non appare automaticamente.
La censura avviene dopo che due tweet del presidente erano stati segnalati come contenuti aventi bisogno di "fact-checking" di Twitter nell'ultima settimana, scatenando l'ira di Trump e di molti suoi sostenitori.
Trump ha infatti accusato nei giorni scorsi Twitter di assumere "posizioni editoriali" e di fare "attivismo politico" quando interviene sui cinguettii degli utenti. Ieri sera, ha firmato l'ordine esecutivo sui social media, spiegando che essi non avranno più immunità legale contro eventuali cause per i contenuti delle loro piattaforme.
....These THUGS are dishonoring the memory of George Floyd, and I won’t let that happen. Just spoke to Governor Tim Walz and told him that the Military is with him all the way. Any difficulty and we will assume control but, when the looting starts, the shooting starts. Thank you!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) May 29, 2020