Si è tenuta ieri la seconda serata della convention repubblicana.
La first lady ha voluto smarcarsi, rinunciando ad attaccare i rivali democratici: «Significherebbe dividere il Paese»
WASHINGTON - «Donald vuole solo il bene dell'America»: la first lady Melania Trump non tradisce le attese e si conferma finora la star indiscussa della convention repubblicana. Il suo discorso è stato il momento saliente della seconda serata.
Quello della first lady è un intervento rassicurante e pacato, con una linea diversa di quella che finora ha caratterizzato la kermesse. «Non attacco i rivali perché così significherebbe dividere il Paese», ha detto Melania, senza fare riferimenti al candidato alla Casa Bianca Joe Biden e ai democratici, accusati dai repubblicani di essere ostaggio della sinistra radicale e di voler distruggere il Paese.
«Grazie a mio padre l'America è tornata un Paese rispettabile», ha invece sostenuto Eric Trump, il secondogenito di Donald Trump, intervenendo alla convention repubblicana. Poco prima aveva accusato Biden di non sapere nulla dei lavoratori e delle imprese, così come Tiffany Trump che aveva attaccato i media che manipolano la realtà solo per colpire il padre.
La first lady, intervenendo dal Rose Garden della Casa Bianca, punta a un messaggio di unità e promuove l'immagine di un presidente che ha a cuore solo il futuro degli americani, donne, bambini, veterani, lavoratori, imprese: «Mio marito Donald Trump si batte per voi, a prescindere da quello che dicono i media. Mio marito non è un politico tradizionale, gli piace agire. È una persona autentica, ci tiene, ha a cuore il futuro dell'America», assicura l'ex modella di origini slovene.
La seconda serata della convention repubblicana è cominciata con una preghiera del pastore Norma Urrabazo per Jacob Blake e la famiglia dell'afroamericano colpito ripetutamente alle spalle dalla polizia a Kenosha, in Wisconsin, scatenando proteste. Nel suo discorso Melania dice basta agli scontri, ai disordini e ai vandalismi in nome della giustizia: «Invece di buttare giù le cose riflettiamo sugli errori del passato», afferma riferendosi alla ormai nota guerra contro le statue simbolo di un passato colonialista e schiavista. Alla fine l'ovazione dei presenti e il presidente che, visibilmente commosso, si alza e va a baciare la first lady.
Da Gerusalemme anche l'atteso intervento del segretario di Stato Usa Mike Pompeo: «Donald Trump ha reso l'America e il mondo più sicuri prendendo iniziative coraggiose in ogni angolo del globo, e ha reso la Nato più forte». Parlando dal tetto dell'ambasciata Usa il segretario di stato americano ha lodato la politica estera di Trump, affermando che la sua famiglia «è più sicura e le sue libertà sono più sicure perché il presidente Trump ha tradotto in azione la sua visione dell'America First. Forse non lo ha reso popolare in tutte le capitali straniere, ma ha funzionato», ha aggiunto.