L'orizzonte è più vicino. Ma tra test, autorizzazioni necessarie e distribuzione ci vorranno probabilmente diversi mesi
L'accordo firmato dalla Commissione Europea prevede l'acquisto iniziale di 200 milioni di dosi e un'opzione per l'acquisto di altri 100 milioni.
BRUXELLES - La firma è arrivata. La Commissione Europea ha dato il via libera oggi all'accordo con BioNTech e Pfizer per l'acquisto di un massimo di 300 milioni di dosi del loro vaccino; un acquisto iniziale di 200 milioni di dosi e un'opzione aggiuntiva per la richiesta di altri 100 milioni di dosi.
In una nota, il collegio dei commissari europei sottolinea inoltre che i singoli stati membri potranno, a propria discrezione, decidere se donare le forniture a paesi in via di sviluppo o ad altri stati europei.
L'accordo si inserisce in un portafoglio ampio e diversificato di vaccini - si pensi ai contratti già firmati con le varie AstraZeneca, Sanofi-GSK e Janssen Pharmaceutica NV e alle discussioni ben avviate con Moderna e CureVac - che, una volta garantita l'efficacia e la sicurezza dei preparati, «assicurerà all'Europa di essere pronta alla vaccinazione».
«Con questo quarto contratto - ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen - abbiamo consolidato un solido portafoglio di vaccini candidati, molti dei quali in fase avanzata di test. Non appena saranno autorizzati, saranno rapidamente distribuiti e ci porteranno più vicino a una soluzione della pandemia». La disponibilità di un vaccino sicuro ed efficace, ha sottolineato la commissaria Ue per la salute Stella Kyriakides, è l'unica «strategia d'uscita durevole dalla pandemia».
Dal "se" al "quando" - Se fino a pochi giorni fa la domanda principale sul vaccino era se saremmo mai arrivati ad averne uno realmente efficace, dopo l'annuncio di Pfizer e BioNTech l'attenzione è virata rapidamente sul quando. Il colosso chiederà l'autorizzazione all'uso d'emergenza già la prossima settimana, ma prima di essere disponibile per tutti occorreranno probabilmente mesi.
La Food and Drug Administration statunitense dovrà decidere se autorizzare o meno la messa in commercio, che inizialmente - considerando che la produzione per il 2020 è limitata a 50 milioni di dosi e ogni vaccinazione ne richiede due, a 28 giorni di distanza - potrebbe essere destinata ai soli addetti ai lavori e alle categorie a rischio. In Europa, una volta conclusa la fase 3 dei test, sarà l'Agenzia europea del farmaco a doversi esprimere, per concedere il via libera alla distribuzione.
Archiviati i vari iter burocratici, entreranno in gioco tutte le difficoltà logistiche del caso. In primis la produzione stessa del preparato (Pfizer e BioNTech hanno stimato di poter fornire circa 1,3 miliardi di dosi nel 2021) e poi la sua distribuzione. Per mantenere la sua efficacia, il vaccino deve inoltre essere spostato e conservato a temperature inferiori ai -70 gradi Celsius. Una volta autorizzato e disponibile, saranno infine i singoli paesi a decidere chi potrà vaccinarsi per primo.
«Efficace al 90%»
Lunedì, Pfizer e BioNTech hanno annunciato che il loro vaccino ha mostrato un'efficacia superiore al 90% nel prevenire la malattia, secondo i risultati preliminari della fase 3 di sperimentazione (tuttora in corso). L'analisi svolta ha preso in considerazione 94 casi d'infezione da Covid-19, tra gli oltre 43mila volontari, che hanno ricevuto o due dosi di vaccino o un placebo.