In Cornovaglia sono previste tre sessioni dedicate a flessibilità, politica estera e politica sanitaria e dei vaccini.
Johnson: «È un momento storico. Con questo accordo impediremo il ripetersi di tutte le devastazioni causate dalla pandemia».
CARBIS BAY - Sono iniziati stamattina a Carbis Bay, in Cornovaglia, i lavori della seconda giornata del vertice dei leader G7 a presidenza britannica. Oggi sono previste tre sessioni dedicate - sullo sfondo dell'obiettivo della "Ricostruzione" (Building Back) post Covid - alla flessibilità, alla politica estera, alla politica sanitaria e dei vaccini.
A quest'ultimo proposito è stato anticipato l'annuncio stasera di un piano globale di contrasto coordinato delle prossime pandemie che prevede fra l'altro la riduzione da 300 a 100 giorni dei tempi per la ricerca e lo sviluppo d'un vaccino.
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha introdotto la giornata con un messaggio rilanciato anche via Twitter in cui ha salutato come «un momento storico» l'annunciata dichiarazione sulla cooperazione contro la pandemia al G7 di Carbis Bay. «Con questo accordo, le maggiori democrazie del mondo intendono impegnarsi a impedire che una pandemia mondiale si verifichi di nuovo e che non si ripetano mai più le devastazioni causate dal Covid-19», ha ribadito.
Molto atteso, nel corso della giornata, è anche l'intervento del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nella sessione dedicata alla politica estera, con l'attenzione di Washington puntata sul rilancio della sfida di un "fronte delle democrazie" alla Russia e soprattutto alla Cina.
La sessione finale sul piano anti-pandemia sarà allargata nel pomeriggio dal formato dei soli sette Grandi e dei vertici Ue ai leader ospiti di Australia, Corea del Sud e Sudafrica, nonché a quello dell'India in videocollegamento. Presenti pure il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, e il numero uno dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus.
La dichiarazione sul piano pandemico globale - che segue l'annunciata donazione di un miliardo di vaccini anti-Covid (di cui 500 milioni dagli Usa e 100 milioni dal Regno Unito) fra il 2021 e il 2022 ai Paesi del mondo a più basso reddito - include l'impegno a una maggiore condivisione dei dati sanitari, a un incremento degli esami genomici in grado d'individuare le varianti dei virus e il sostegno a una riforma e a un rafforzamento del ruolo dell'Oms.
In serata i leader - che ieri si sono raccolti attorno alla 95enne regina Elisabetta e hanno incontrato tre generazioni di reali a margine dei lavori - avranno una cena conviviale, preceduta da alcuni colloqui bilaterali.
Domenica infine il vertice si chiuderà a metà giornata dopo altre due sessioni dedicate ai dossier della società aperta e a quello cruciale del clima e di una politica più verde.