La partenza del leader leghista sarebbe prevista a giorni: «La pace va costruita, incontro per incontro»
Il resto della politica italiana non è però convinto. Letta: «Iniziativa strampalata»
ROMA - Il leader leghista Matteo Salvini dovrebbe partire per Istanbul nei prossimi giorni e, salvo sorprese, da lì si recherà a Mosca, in Russia.
Ne dà notizia il Corriere della Sera, spiegando che il perimetro della sua missione non è ancora chiaro, ma che pare sia intenzionato ad incontrare «esponenti istituzionali». Nel 2017, ad esempio, aveva già incontrato il Ministero degli Esteri Serghey Lavrov.
«Mi chiedono se andrò a Mosca...» - ha dichiarato ieri Salvini ai media - «C’è il dovere di fare di tutto per avvicinarsi alla pace: non basta accendere cerini, va costruita e cercata telefonata per telefonata, incontro per incontro. Come Draghi ha fatto bene a chiamare Putin, io ce la sto mettendo tutta».
Questa mattina, ai microfoni della Rai, è tornato a parlare (vista la bufera che si è creata attorno al viaggio, con fonti del Ministero degli Esteri che hanno ammesso di non saperne niente): «Sono in Italia. Non ho certezze che ci andrò, ci stiamo lavorando», aggiungendo che «non è un viaggio di piacere: si va se serve. Non vado a nome del governo».
«Iniziativa strampalata»
Seppur la maggior parte dei partiti italiani non abbia rilasciato alcuna dichiarazione a riguardo, limitandosi ad un «no comment», il Segretario del PD, Enrico Letta, l'ha definita una «iniziativa strampalata e senza utilità», sottolineando che «Salvini va dove gli batte il cuore».
Da Palazzo Chigi, invece, emergono fastidio, sconcerto ed ironia, secondo il giornalista Marco Galluzzo, che ha descritto sia il Presidente del Consiglio Mario Draghi sia il ministro degli Esteri Di Maio come «quantomeno infastiditi, dall'ipotesi di questo viaggio». Anche perché c'è il rischio di una brutta figura, dopo quanto accaduto in Polonia.