Lo scrive il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian dopo la repressione delle proteste per Mahsa Amini
TEHERAN - «Restando su un percorso trito e ritrito di sanzioni inefficaci, l'Ue ha adottato ulteriori sanzioni superflue su persone iraniane. Si tratta di un errore di valutazione non costruttivo, basato su disinformazione largamente diffusa. Rivolte e vandalismo non sono tollerate in nessun luogo e l'Iran non fa eccezione».
Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian a proposito delle sanzioni imposte dall'Unione europea su Teheran per la repressione delle proteste per Mahsa Amini, in corso da oltre un mese in varie città del Paese.
L'Iran imporrà risponderà all'Unione europea (Ue), per le sanzioni contro Teheran, sanzionando a sua volta «individui ed entità rilevanti europee», ha detto dal canto suo il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nassen Kanani. Per Teheran, le sanzioni «violano il diritto internazionale» e sono «una palese interferenza negli affari interni dell'Iran».
Il funzionario della Repubblica islamica ha definito le sanzioni dell'Ue «una decisione sbagliata e non costruttiva che viene considerata completamente invalida e respinta», esprimendo «profondo rammarico» per il fatto che Bruxelles abbia scelto questa via. Secondo Teheran, «la mossa si basa su motivi politici, informazioni infondate e distorte, nonché su accuse avanzate dai nemici della nazione iraniana e dai media affiliati». La decisione dell'Ue indica «una continua politica ostile nei confronti dell'Iran ed è un segno dell'utilizzo della questione dei diritti umani come strumento per raggiungere scopi politici», ha aggiunto Kanani.