ELEZIONI MIDTERML'onda rossa non c'è stata

WASHINGTON - L'onda rossa, che si intravedeva nei giorni che hanno preceduto l'Election Day di metà mandato negli Stati Uniti, non si è infine materializzata. E questo possiamo già dirlo con certezza, nonostante lo spoglio delle schede sia ancora in corso.

Lo dicono in modo chiaro le prime proiezioni a poche ora dalla chiusura delle urne, che confermano la situazione in bilico per quanto concerne la corsa al Senato, che vede favorito in questo momento il fronte democratico, forte della conquista di un seggio in Pennsylvania, con John Fetterman che ha già annunciato su Twitter la sua vittoria sul candidato trumpiano Mehmet Oz. «È ufficiale. Sarò il prossimo senatore per la Pennsylvania».

Alla camera alta - che, lo ricordiamo, si trovava in perfetta in parità prima del voto - si registra al momento un 48 a 47 a favore dell'asinello. Gli occhi sono puntati sugli Stati del Nevada, del Wisconsin, dell'Arizona e della Georgia. E in quest'ultima pare profilarsi all'orizzonte un ballottaggio per determinare di quale colore si tingerà lo Stato. Una "pennellata" determinante per il controllo del Congresso.

Uno sguardo agli altri fronti ancora aperti. In Arizona prevale il blu, ma lo spoglio non è ancora arrivato al 70% delle schede. Il Nevada vede rosso, ma il margine è esiguo e i voti da conteggiare sono ancora molti. Meno incerta è la situazione del Wisconsin, che seppur proiettata al fotofinish vede favoriti i Repubblicani.

Difficilmente si verificheranno colpi di scena invece alla Camera, dove i pronostici vedono favorito il Partito Repubblicano. Ma «potrebbero volerci giorni, e forse di più, per avere informazioni a sufficienza e capire se prenderanno il controllo della camera bassa» del Congresso, scrive il New York Times.