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UNIONE EUROPEA«Il clima non è una questione di destra o sinistra»

20.06.23 - 11:14
Il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans: «Si deve abbandonare l'illusione che non facendo niente tutto resterà così com'è»
Imago
Fonte ats
«Il clima non è una questione di destra o sinistra»
Il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans: «Si deve abbandonare l'illusione che non facendo niente tutto resterà così com'è»

BRUXELLES - La questione del clima «trascende dalle differenze politiche, non è questione di destra o sinistra, se la trasciniamo in dispute ideologiche rischiamo la paralisi». Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea con delega al Green Deal Frans Timmermans arrivando al Consiglio dei ministri Ue dell'ambiente, che oggi discuterà della legge per il ripristino degli ecosistemi.

Nell'Europarlamento il provvedimento è a rischio bocciatura a causa della forte opposizione del Partito popolare europeo. «Speriamo di poter ottenere un consenso in Consiglio», ha aggiunto.

«Sono deluso di vedere un gruppo politico che non vuole parlare di contenuti ma rifiuta la proposta in sé», ha dichiarato Timmermans riferendosi al Ppe.

«Nell'ultimo anno ho visto molti cambiamenti politici e spostamenti verso destra, come in Svezia o in Finlandia - ha spiegato - so che le elezioni locali nei Paesi Bassi hanno avuto un forte impatto sul Ppe, ma al tempo stesso la crisi del cambiamento climatico sta aumentando» e «si deve abbandonare al più presto l'illusione che non facendo niente tutto resterà così com'è».

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COMMENTI
 

Mattiatr 1 anno fa su tio
Bé a me non sembra un argomento tanto condiviso. A sinistra abbiamo movimenti che assumono posizioni sempre più polarizzanti e bacate spacciandole per verità scientifiche (perché lo dice la scienza, ci ho preso un caffé ieri). A destra invece una forbice che parte dal negazionismo al menefreghismo.¶ Probabilmente è vero che la riduzione o l'annullamento delle emissioni europee avrà scarso rilievo su scala mondiale, come lo sono alcuni modelli che prevedono variazioni sugli eventi atmosferici ''poco raccomandabili'' per una prospettiva di futuro vivibile (in senso lato, con +2° mi pare si possa vivere tranquillamente, leggendo i report IPCC). Un discorso serio sul tema includerebbe un'analisi costi benefici decenti sull'allocazione di parte della spesa in ''politiche climatiche'', cosa che né a sinistra, né a destra si vuole fare. Ci sono evidenze date dall'analisi degli effetti del superbonus 110% italiano che allocare una somma così elevata per la manutenzione e l'efficientamento degli edifici ha un influsso irrisorio sulle emissioni di CO2. A parità di risorse si potrebbero ottenere risultati molto migliori (sostituendo centrali a gas con altre nucleari, maggiori rinnovabili, ammodernamento del parco veicoli africano, ...). Purtroppo però come nazione abbiamo scelto questa strada, mi tocca accettarla ma continuerò a ritenerla erronea. Mi correggo sulla mia prima affermazione, forse è vero che il clima non è né un tema di destra, né di sinistra, perché l'intero panorama politico rifiuta la presa a carico del tema con serietà, pragmatismo e un minimo di lungimiranza (verdi, last generazion, renovate, socialisti, liberali, udc, leghisti, ... inclusi)

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Si deve parallelamente abbandonare l’illusione che anche facendo il possibile e l’impossibile si riuscirà mai a lasciare il clima così com’è. Piaccia o no, il clima cambia, come ha sempre fatto in 4.5 miliardi di anni

Emib5 1 anno fa su tio
Risposta a tulliusdetritus
Detrito La tua è la tipica posizione della destra egoista e menefreghista, menefreghista anche dei dati scientifici.

Peter Parker 1 anno fa su tio
Cosi parlo' Frans Timmermans...politico social democratico.... Chi la mette sul piano politico e' esclusivamente la sinistra, che se ne escono con slogan catastrofici e infondono timore nella popolazione. E' straovvio che bisogna fare qualcosa, ma come sempre gli estremismi sono sempre sbagliati. Di oggi la notizia sulla previsione dei costi dell'elettricita' per il 2024.... in aumento. Ora, non sara' colpa dei sinistroidi ma di sicuro le politiche utopiche da loro supportate non fanno assolutamente nulla per contrastare costi che diverranno fra breve insostenibili. Ed i soldi qualcuno poi ce li dovra' mettere....indovinate chi.

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Peter Parker
Il costo dell'energia elettrica è indicizzato con quello del gas, quindi la causa maggiore per l'aumento non è la carenza di energia elettrica ma il prezzo o la carenza di gas. Le aziende che producono con l'idroelettrico vendono in perdita sul mercato libero e fanno pagare le perdite ai piccoli consumatori.

sWiSs_PiRaTe 1 anno fa su tio
blablabla ed intanto il "nostro mondo" và a farsi benedire... non che per il pianeta sia un problema... anzi se non saremo più gli faremmo solo un favore...
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