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MONDOPutin, Xi e la sfida all'Occidente

22.08.23 - 20:14
Il vertice dei paesi Brics si apre come una sorta di "anti-G7". Il passaggio cruciale? «La de-dollarizzazione»
keystone-sda.ch / STF (Jerome Delay)
Fonte ats ans / Alberto Zanconato
Putin, Xi e la sfida all'Occidente
Il vertice dei paesi Brics si apre come una sorta di "anti-G7". Il passaggio cruciale? «La de-dollarizzazione»

JOHANNESBURG - C'è chi l'ha già definito come il vertice del Sud del mondo. Chi ha parlato in modo ancora più suggestivo di anti-G7. Sicuramente il summit dei Paesi Brics apertosi a Johannesburg è il più significativo dall'inizio del conflitto in Ucraina, vedendo riuniti con la Russia quattro Paesi che non solo rifiutano di schierarsi con l'Occidente contro Mosca, ma puntano a costruire, come dice il tema dell'evento, un «multilateralismo inclusivo». Una sfida al dominio occidentale, insomma, anche se una rottura vera e propria non è possibile, in un mondo dagli interessi interconnessi.

L'apertura, domani, del vertice vero e proprio dei cinque Paesi (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) è stata preceduta da un Business Forum in cui è intervenuto anche Vladimir Putin, sebbene in videoconferenza vista l'impossibilità per il Sudafrica di ospitarlo a causa del mandato di arresto spiccato nei confronti del leader russo dalla Corte penale internazionale, a cui Pretoria aderisce (a differenza di Mosca e Washington). Inevitabile che gran parte dell'attenzione fosse focalizzata proprio su di lui, che ha condannato i Paesi occidentali per quelle che ha definito le «sanzioni illegittime che calpestano tutte le norme del commercio internazionale» e per le loro politiche che a suo parere alimentano le spinte inflazionistiche.

Passaggio cruciale verso un modo «multilaterale» è per Putin la «de-dollarizzazione», un processo che a suo parere sta già «prendendo piede» in modo «irreversibile», come starebbe a dimostrare il fatto che negli scambi commerciali tra i cinque Paesi Brics nel corso del 2022 l'uso della moneta americana è stato pari solo al 28,7% del totale.

Il presidente russo si è anche detto pronto a tornare all'accordo per l'esportazione del grano dai porti ucraini, ma a condizione che vengano rispettate le condizioni a favore di Mosca, a partire dall'eliminazione degli ostacoli alle sue esportazioni di cereali e fertilizzanti. La colpa delle crisi alimentari nel mondo non è della Russia, ha insistito Putin, denunciando tra l'altro che solo il 3% del grano esportato grazie all'accordo è andato ai Paesi più bisognosi. E in segno di buona volontà ha annunciato che Mosca fornirà gratuitamente migliaia di tonnellate di cereali a sei Paesi africani. Un segnale, questo sì, lanciato al Sud del mondo, verso il quale la Russia intende continuare a presentarsi come alternativa ai Paesi occidentali di cui denuncia le politiche neocoloniali.

Putin ha trovato la sponda del presidente cinese Xi Jinping, che in un discorso letto dal suo ministro del Commercio, Wang Wentao, ha ribadito la volontà di «promuovere la democratizzazione delle relazioni internazionali e la multipolarità». Ma il gigante cinese, alle prese tra l'altro in questi giorni con lo spettro di una crisi che potrebbe essere scatenata dalla recessione immobiliare, sa che è meglio andare con i piedi di piombo. Anche perché con un Pil complessivo pari a circa il 26% di quello mondiale, i cinque Paesi Brics sono ancora ben lontani da quello totale del G7 e degli altri Paesi Ue. Sul conflitto in Ucraina, comunque, Pechino non cambia idea. «L'unica opzione praticabile» è quella dei colloqui di pace, ai quali la Cina vuole continuare a dare il suo contributo, si legge in una dichiarazione congiunta dopo un colloquio bilaterale tra Xi e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa.

Più visionario il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, secondo il quale «un altro mondo è possibile». Per costruirlo Lula ha proposto tra l'altro di costruire una banca dei Paesi Brics «più forte del Fondo monetario internazionale (Fmi)» per garantire prestiti per lo sviluppo, e la creazione di una moneta comune, ciò su cui ha trovato l'appoggio - scontato - della sua delfina ed ex presidente brasiliana Dilma Rousseff, arrivata a Johannesburg nella veste di capo della Nuova banca di sviluppo (Nbs) dei Brics. Lula ha anche proposto l'ingresso rapido dell'Argentina nel club e una riforma del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

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COMMENTI
 

Keope1963 1 anno fa su tio
Put in: CORRUZIONE: endemica, quasi generalizzata, la situazione è brutta. Sul CPI - Corruption Index di Transparency International: la Russia è 130° a livello mondiale, con 30 punti, nel passaggio 4 posti dietro all'Ucraina (33 punti) (TI in Open source). Non male vero? Uno dei 30 paesi più corrotti del pianeta! L’ECONOMIA: risultati deboli (un Pil simile a quello del Brasile, 11° a livello mondiale e sotto l’Italia!), con un indice ancora più mediocre, quello dell’indice del Pil pro capite: con 11/12.000 dollari/pz, la Russia è all’80° a livello mondiale …. (Banca Mondiale, fonte aperta). Quasi stagnante da 10 anni. Sì, avete letto bene: 80° a livello mondiale nell'indice Pil pro capite, il più importante indice economico. L'orso diventa un procione. GEOPOLITICA: Negli anni ’60 e ’80, la Cina era un nano rispetto all’URSS. 40 anni dopo, la Russia è diventata un nano nei confronti della Cina. Un altro fallimento di Putin. DEMOCRAZIA: non è necessario entrare nei dettagli. Più passano i giorni, più la Russia sprofonda nella dittatura (arresti, bullismo, sparizioni, assassinii, fine della libertà di espressione...) si susseguono invariabilmente. Ricordiamo qui una parte della triste lista da mettere nelle responsabilità di Putin: Viktor Yushchenko, Boris Nemtsov, Anna Politkovskaïa, Alexandre Litvinenko, Boris Berezovski, Sergei Magnitski, Natalia Estemirova, Stanislas Markelov, Anastassia Baburova… e ne dimentico migliaia loro. Grazie Vladolf! A questo aggiungo il recente controllo totale di ciò che dicono i media, come la chiusura di (quasi?) tutti i social network. Che vitalità democratica come direbbe l'altro. Il problema è che non siamo più nel 1930 o nel 1950…. e che Vlad finirà per essere messo alle strette dalla sua gente. QUALITÀ DELLA VITA: scarsa. Indice Numbeo: 70° a livello mondiale (Numbeo, Open Source). Questo indice è entusiasmante perché combina fattori che rendono la nostra vita piacevole o meno (costo della vita, sicurezza, facilità di viaggiare, possibilità di avere il “proprio” alloggio, inquinamento e ambiente, ecc.). Hai letto bene: 70° nel mondo. Andate a verificare sul sito di Numbeo questa cifra ridicola per un leader che si pavoneggia con le hostess. DEMOGRAFIA: mentre il mondo si popola, la Russia è uno dei pochissimi paesi in declino, e non poco: perdita di oltre un milione di abitanti nel 2021 (fonte governativa diretta: Rosstat) . Inoltre il Paese sta invecchiando. ISOLAMENTO: La Russia è sempre più criticata, attaccata da tutti, isolata,….. I cinesi prendono (finalmente) le distanze,…l’India tace. La Russia è quasi tagliata fuori dal mondo. I russi lo sanno e lo hanno capito: Putin è responsabile. È lui che li ha messi in questo pasticcio.

Equalizer 1 anno fa su tio
L'idea di Lula a parole sembra buona, il problema diventa che la moneta ha un valore stabile solo all'interno della loro cerchia ma se poi devono comperare qualcosa che viene da fuori ed il soldo che ieri valeva 100 oggi vale solo 80, cosa moto probabile visto i tipi di governo che compongono il BRICS, si ritrovano tutti allo stesso punto, magari anche peggio, guardate l'EU ed i paesi poveri che ne fanno parte e si vede esattamente il futuro dell'idea della moneta unica BRICS.

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Equalizer
Secondo me la Cina avrà nuovi amici da sostenere in modo completamente disinteressato 😂😜. Generalmente sono bravi a fare affari bisogna riconoscerlo. La Cina si che uscirà vincente se riuscirà ad allargare il Brics a tutti i paesi che potrebbero volersi unire, così effettivamente l‘ago della bilancia economica mondiale sarà eventualmente in equilibrio. Quello che lo sarà meno saranno i rapporti di forza in questa confraternita di benefattori.. Certo che i membri più rappresentativi sono un modello per rispetto del diritto di espressione e salvaguardia dei diritti umani 👍😂

Keope1963 1 anno fa su tio
Putin la sfida c’è l’ha in casa, deve tenere al guinzaglio cani innocui e quelli rabbiosi. L‘esempio è il can che abbaia ma non morde, alias Il famoso soggetto etilico Medvedev che descrive ancora i tre paesi membri della NATO, Estonia, Lettonia e Lituania, nel 2023 come le province baltiche della Russia. Vuole usare questa politica per esacerbare il nazionalismo imperialista dilagante oppure ormai non è più con noi?

Keope1963 1 anno fa su tio
Putin sta cominciando ad ammettere tranquillamente che le sanzioni occidentali stanno avendo un impatto negativo sull’economia russa. Eppure i suoi troll continuano a sostenere il contrario. La comunicazione tra Putin e i suoi troll è interrotta? se avete mai letto la propaganda dei troll, saprete che dire la verità è davvero l'ultima delle loro preoccupazioni. Quindi continueranno a sostenere che le sanzioni “non fanno nemmeno male”...

LucaPace 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
Certo che ognuno capisce quello che vuole. Nell'articolo dicono che Putin riconosce che la sanzione hanno influenzato l'economia internazionale non Russa. Però hai ragione anche quella Russa é toccata ma molto meno rispetto alla nostra. Mentre quella di altri paesi Europei é peggiorata tantissimo.

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a LucaPace
Le cifre russe chi le controlla? Facile far sembrare ciò che non è, soprattutto con la contabilità statale di derivazione URSS..

Pensopositivo 1 anno fa su tio
Prima di tutto ritiri le truppe dell'Ucraina e paghi (con la moneta che vuole...) la ricostruzione. Dopodiché lo vedrei bene davanti al tribunale dell' Aia. Poi una elezione davvero democratica con un presidente eletto legittimo e quindi si potrá parlare anche di multilatetalismo inclusivo.

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Pensopositivo
😂👍 bravissimo

Ulk 1 anno fa su tio
Risposta a Pensopositivo
La russia non riconosce il tribunale dell Aia, cosi come non lo riconoscono gli usa ...

LucaPace 1 anno fa su tio
Risposta a Pensopositivo
Prima di pretendere che la Russia paghi per i danni fatti (recenti) perché non si chiede che gli EEUU paghino per i danni fatti con le sue varie guerre in giro per il mondo o la NATO in Servia. Cmq per chi non lo sa, può già trovare in rete che diverse città sotto il controllo Russo sono già state ricostruite addirittura degli ospedali e tutto in tempo record.

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a LucaPace
Città di sagex magari. A livello edile già i tempi non permettono altro che ricostruire in mattone.. cosa fanno baracche per insediamenti di popolazioni siberiane?

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a LucaPace
Non permettono di ricostruire un mattone…

BlackWhitePanther 1 anno fa su tio
Risposta a Ulk
Per loro comodo non lo riconoscono 😉 Tu lo riconosci e pensi che Putin sia o no un criminale?

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Ulk
Il Sudafrica lo riconosce ecco perché il tuo mentore non prende l‘aereo.

Ulk 1 anno fa su tio
Risposta a BlackWhitePanther
Ognuno ha le sue colpe. Penso che tutto è iniziato perchè il popolo eletto si è sentito minacciato...

Ulk 1 anno fa su tio
Risposta a Ulk
La situazione è grave. Nessuno torna indietro, nessuno vuole perdere e pagare i danni. Penso che bisogna proteggere il popolo eletto e fare la pace e pagare insieme i danni. Il rischio è una escalation terribile

Ulk 1 anno fa su tio
Speriamo che riescano e che si possano fare ipoteche ragionevoli senza vedersi portare via la casa perchè dobbiamo difendere i valori di pochi

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Nei vari interventi ufficiali non credo di aver udito il termine “dedollarizzazione”. Questo sembra sia un termine propagandata da un certo tipo di media. In realtà il progetto BRICS è fondato su basi potenzialmente solide. Vedremo..

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Ma se ne ha parlato lo stesso Putin in videoconferenza ,(.. già in videoconferenza perché non può partecipare 😄)

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Forse grazie al potere economico della Cina che è pronta ad investire ovunque abbia senso, gli altri paesi non li vedo bene malgrado le infinite risorse di cui dispongono. Non saprei se il Bric e Brac avrà un futuro

Roggino 1 anno fa su tio
Che carini quando parlano di dedollarizzazione e poi si va a vedere la valuta maggiormente detenuta dalle rispettive banche nazionali e si scopre che è proprio il dollaro pure in aumento in alcuni di questi… 🤭

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Roggino
Argentina ? Ha fatto quante volte default e qualcuno ha dovuto volente e nolente azzerare i debiti… va bene così 🤷‍♂️
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