Il Paese insulare aveva annunciato l'interruzione di ogni relazione diplomatica con Taiwan all'indomani delle ultime elezioni
YAREN / PECHINO - Cina e Nauru hanno ristabilito oggi in via formale le loro relazioni diplomatiche con una cerimonia tenutasi a Pechino alla quale hanno partecipato il ministro degli esteri cinese Wang Yi e la controparte della piccola nazione del Pacifico meridionale, Lionel Rouwen Aingimea.
Le due parti, nel resoconto dei media statali, hanno firmato i relativi atti, ultimo passaggio dopo che Nauru aveva annunciato il taglio dei legami con Taiwan, all'indomani delle elezioni presidenziali dell'isola del 13 gennaio che hanno visto vincere William Lai, il candidato del Partito democratico progressista (Dpp), accusato da Pechino di essere un «piantagrane» e un «indipendentista».
Nauru, che aveva detto che non avrebbe più riconosciuto Taiwan «come un paese separato» ma «piuttosto come una parte inalienabile del territorio cinese», ha fatto scendere a 12 il numero di paesi che hanno rapporti formali con Taipei, tra cui il Vaticano, unico in Europa.
Con lo Stato insulare, invece, la Repubblica popolare cinese ha portato a quota 183 i paesi con cui vanta rapporti diplomatici su scala globale.
Nauru, con una popolazione di 12'500 abitanti, è uno dei paesi più piccoli al mondo e si trova a circa 4'000 chilometri a nordest di Sydney.