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ELEZIONI USA 2024E ora Trump come attaccherà?

22.07.24 - 11:45
Il ritiro di Joe Biden e la probabile nomination della vicepresidente complicano la campagna del tycoon, ormai orfana del suo bersaglio.
keystone-sda.ch (Matt Kelley)
Fonte red
E ora Trump come attaccherà?
Il ritiro di Joe Biden e la probabile nomination della vicepresidente complicano la campagna del tycoon, ormai orfana del suo bersaglio.
L'entourage di Trump, secondo fonti informate, sta già riorganizzando l'offensiva su Kamala Harris.

Molto probabilmente Kamala Harris. Quasi inevitabilmente, Kamala Harris. Il passo indietro di Joe Biden nella corsa alla Casa Bianca, con tanto di endorsement alla sua seconda in comando, ha messo (sulla carta) la vice presidente in pole position per ottenere la candidatura formale alla convention democratica del mese prossimo. E nelle ore successive alla, sofferta, resa del presidente, l'ex procuratrice generale della California ha potuto mettere in cassaforte il sostegno di numerosi esponenti di spicco del partito.

Ci sono però silenzi che fanno un certo rumore. Si pensi a quello dell'ex presidente Barack Obama, che ha speso parole d'elogio per il suo ex vicepresidente e il suo patriottismo. E, ancor di più, a quello di Nancy Pelosi. Il pressing dell'ex speaker della Camera è stato strumentale nel convincere Biden a mollare. Perché, citando le parole di Jeffrey Goldberg, del caporedattore della rivista "The Atlantic" «quando Pelosi dice che sei morto, sei morto». Neanche lei - che è una proverbiale macchina da guerra quando si tratta di rastrellare fondi - si è lanciata a caldo nel conferire investiture pubbliche, preferendo che il nome che comparirà sul ticket dell'asinello sia invece il frutto di una convention aperta e, di conseguenza, democratica.

Tuttavia, quello di Harris resta il nome più papabile. «Quando i cittadini hanno votato per Joe Biden durante le primarie lo hanno fatto ben sapendo che stavano sostenendo un ticket guidato da Joe Biden in cui Kamala Harris, con tutti i risultati conseguiti come vicepresidente, era la sua numero due. C'è una persona che ha fatto un passo indietro dalla nomination: Joe Biden, non Kamala Harris», sottolinea a Politico la Ceo di IMPACT Strategies, Angela Rye, aggiungendo che quella nomination «se l'è guadagnata».

Non a caso, anche sul fronte repubblicano la Harris è già considerata la sfidante dei prossimi, roventi, mesi di campagna elettorale. Al punto che Donald Trump e il suo staff starebbero già orientando il collimatore dei prossimi attacchi sull'ex senatrice californiana. Secondo quanto scrive il Guardian, citando due fonti informate, l'entourage del tycoon sta scandagliando il presente e il passato di Kamala, per riorganizzare il proprio arsenale dopo aver perso la garanzia del "bersaglio grosso" da colpire. Perché, come si può facilmente evincere, tutto il repertorio di attacchi creati su misura contro Joe Biden dopo il fiasco del dibattito di fine giugno, sono ormai carta straccia.

Ed è per questo motivo che - nonostante anche tra i suoi consiglieri ci sia chi nutre qualche dubbio sul fatto che alla fine sarà davvero Harris a correre per la Casa Bianca - la macchina elettorale di Trump si è subito attivata per studiare il nuovo bersaglio. Si parla anche di uno spot televisivo - da 5 milioni di dollari - che, sempre secondo il Guardian, verrà trasmesso in alcuni dei cosiddetti "battleground states" tra i quali la Pennsylvania, l'Arizona e la Georgia. Un riarmo in piena regola. Perché in fondo, per quanto paradossale, il ritiro di Biden per la campagna di Donald Trump era il più classico caso di "worst-case scenario".

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