Lo ha reso noto il Tribunale di prima istanza
CARACAS - Il Tribunale di prima istanza con funzioni di controllo, competente per i crimini legati al terrorismo, ha approvato il mandato d'arresto contro il candidato presidenziale dell'opposizione venezuelana Edmundo González Urrutia.
Lo ha reso noto lo stesso Tribunale sul suo account Instagram. Il mandato d'arresto era stato presentato meno di un'ora prima dal 36esimo sostituto procuratore nazionale, Luis Ernesto Dueñez Reyes.
González Urrutia è accusato dei "reati di usurpazione di funzioni, falsificazione di documenti pubblici, istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato, cospirazione, sabotaggio per danneggiare i sistemi ed associazione terroristica".
Egli non si è presentato a tre convocazioni in tribunale - l'ultima venerdì scorso - per essere ascoltato sul contenuto di una pagina pubblicata sul sito della coalizione di opposizione Piattaforma unitaria democratica (PUD) in cui il 75enne viene indicato come vincitore delle elezioni presidenziali.
All'inizio di agosto, la Procura ha aperto un'inchiesta contro González Urrutia e la leader dell'opposizione Maria Corina Machado per "usurpazione di ufficio, diffusione di false informazioni, incitamento a disobbedire alla legge, incitamento all'insurrezione e associazione a delinquere".
L'ex ambasciatore, che vive in semi-clandestinità, non appare in pubblico dal 30 luglio. Per giustificare le sue assenze, González Urrutia ha detto di temere una magistratura «senza garanzie di indipendenza».
Il presidente socialista Nicolas Maduro, la cui vittoria è stata convalidata dalla Corte suprema, è stato dichiarato vincitore con il 52% dei voti dal Consiglio nazionale elettorale (Cne), che tuttavia non ha reso pubblici i resoconti dei seggi elettorali, sostenendo di essere vittima di un hackeraggio informatico.
Al mandato d'arresto la Machado ha reagito su X affermando che «hanno perso il senso della realtà. Minacciando il presidente eletto, riescono solo ad avvicinarci e ad aumentare il sostegno dei venezuelani e del mondo a Edmundo González. Serenità, coraggio e fermezza. Stiamo andando avanti».