L'istituto era finito nel mirino del Tesoro americano nel 2018. L'accusa? L'aver «istituzionalizzato» il riciclaggio
BRUXELLES - La Corte di giustizia dell'Unione europea ha respinto il ricorso presentato nel 2018 dalla banca lettone Ablv contro il potere della Bce di dichiarare una banca «in dissesto o a rischio di dissesto», con una decisione che potrebbe segnare un precedente affermando i poteri della Vigilanza bancaria di Francoforte.
Nel sito internet che riporta le proprie sentenze, la corte suprema europea spiega che entrambe le impugnazioni presentate da Ablv «devono essere integralmente respinte» e ha condannato le parti soccombenti a farsi carico delle spese legali proprie e di quelle della Bce.
La Bce aveva dichiarato nel 2018 Ablv il probabile dissesto una decisione che prelude alla liquidazione. Successivamente, il Comitato unico di risoluzione bancaria aveva concluso che, non essendoci interesse pubblico in una risoluzione, la banca dovesse essere liquidata in base alla legislazione nazionale. Ablv e i suoi azionisti avevano impugnato l'intera procedura seguita dalla Bce.
Ablv finita nel 2018 nel mirino del Dipartimento del Tesoro Usa, accusata di aver «istituzionalizzato il riciclaggio di denaro sporco», trasformandolo in un «pilastro delle sue pratiche di business».