Uno dei cinque principali Paesi di produzione vinicola al mondo non sa se i suoi prodotti arriveranno sul mercato
BUENOS AIRES - Se in vino veritas, in bottiglia niente. L'Argentina si occupa circa dell'11% della produzione mondiale di vino. Ma quest'anno potrebbero mancarne i sapori sulle tavole dei suoi cultori. Il Paese sta infatti affrontando una penuria di bottiglie di vetro.
Nel 2019 si trovava al quinto posto per quantità di bevanda alcolica prodotta, dietro a Francia, Italia, Spagna e Stati Uniti, con una produzione di 15,1 milioni di ettolitri. La minaccia ora che incombe sulle ditte locali è una mancanza di vetrame già presente negli ultimi anni, ma che si è accentuata con un incendio che ha distrutto una fabbrica di bottiglie di vetro in Argentina il 19 settembre. Era uno dei tre soli distributori della nazione.
I produttori, come spiega Buenos Aires Times, si trovano in una situazione in cui non sanno se riusciranno a imbottigliare tutto il vino prodotto. Ad esempio, una viticoltrice di Mendoza ha spiegato al giornale come manchino alla sua ditta 6'000 bottiglie delle 30'000 che produce all'anno e prevede che la sua azienda ne risentirà per i prossimi sei mesi.
Altre aziende stanno mandando il vino da imbottigliare in altri Paesi e altri ancora cercano d'importare delle bottiglie nella nazione. In ogni caso, il prezzo del vino aumenterà per i consumatori: «I costi dell'importazione saranno enormi», ha spiegato Alejandro Vigil, capo enologo di Catena Zapata, uno dei vigneti di maggior successo del Paese. «Avevamo già problemi di approvvigionamento, ma l'incendio della fabbrica ha aggravato la situazione».