Un doppio colpo del miliardario che è finito sotto la lente della Sec - l'autorità di vigilanza della Borsa
NEW YORK - L'imprenditore miliardario Elon Musk ha ridotto la sua quota in Tesla...anzi no.
Dopo il sì degli utenti di Twitter alla domanda riguardante la possibilità di vendere il 10% del suo pacchetto di azioni nella casa automobilistica l'imprenditore - come rivelano i documenti trasmessi alla Sec, l'autorità di vigilanza americana della Borsa - ha in effetti provveduto a collocare sul mercato (direttamente o attraverso il suo trust) un pacchetto di titoli per un valore totale di 5,5 miliardi di dollari.
Nonostante il crollo innescato proprio dall'annuncio della operazione avviata da Musk, le azioni sono state messe sul mercato a valori superiori ai 1'000 dollari l'una.
Ma c'è un ma... La cessione del pacchetto - condotta anche per ragioni fiscali - è stata in realtà accompagnata da un parallelo acquisto di 2'154'572 di azioni, dal momento che Musk ha esercito un diritto di stock option: e in questo caso il prezzo pagato, in base al "vecchio" accordo è stato un assai più conveniente valore di 6,24 dollari ad azione, pari a uno sconto del 99,4% sulla chiusura di ieri (con una risalita a 1067 dollari).
Un "doppio colpo", insomma, che ha permesso al fondatore di Tesla di monetizzare parte del suo pacchetto azionario, riacquistandolo in parte con un enorme beneficio economico, dal momento che i nuovi titoli, acquistati per meno di 14 milioni di dollari, valgono già 2,3 miliardi.