I membri della famiglia del celebre artista hanno deciso di mettere in vendita delle opere digitali (NFT)
Si tratta di alcune parti di un lavoro in ceramica realizzato da Pablo Picasso nel 1958, e mai reso pubblico
GINEVRA - Gli eredi del celebre artista spagnolo Pablo Picasso hanno deciso di cavalcare la moda dei beni digitali (la cosiddetta "crypto art"), mettendo in vendita oltre un migliaio di opere d'arte digitali.
Lo hanno raccontato loro stessi: la nipote (Marina Picasso) e il figlio (Florian Picasso), che hanno aperto il loro appartamento di Ginevra all'agenzia stampa AP. A diventare NFT saranno delle componenti di una delle opere di Picasso in ceramica che non è mai stata vista pubblicamente.
Sfruttando l'onda d'interesse nei confronti dei cosiddetti NFT (non fungible token), i parenti del noto pittore stanno quindi realizzando ciò che descrivono come «una fusione senza precedenti di arti della vecchia scuola e beni digitali».
Marina Picasso ha detto che l'amata opera in ceramica - una ciotola - risale all'ottobre 1958, quando era bambina: «È un lavoro molto espressivo, gioioso, felice, è uno di quegli oggetti che hanno fatto parte della nostra vita».
L'opera vera e propria sarà messa in vendita ad un'asta Sotheby's, il prossimo marzo. In contemporanea, sarà venduto anche il primo NFT relativo a un pezzo colorato dell'oggetto. Un NFT che porta con sé «un simbolismo quasi epocale», secondo la famiglia, che potrebbe portare una nuova generazione di fan. «Penso che questa scelta rientri nell'eredità di Picasso, perché stiamo rendendo omaggio a lui e al suo modo di lavorare, che era sempre creativo».
Una parte del ricavato sarà donata in beneficenza, per aiutare il settore infermieristico e per un'organizzazione non governativa che s'impegna a ridurre il Co2 nell'atmosfera.
Gli NFT - che sono opere digitali uniche, distinguibili grazie alla tecnologia blockchain - hanno fatturato milioni ad artisti meno conosciuti, ma sono anche sotto la lente per il loro forte impatto sull'ambiente.