È la conseguenza delle misure shock annunciate dal neopresidente Milei
BUENOS AIRES - I prezzi delle merci all'ingrosso consegnate a supermercati e negozi all'inizio della settimana in Argentina hanno segnato rialzi fino al 40% nel quadro di forti aspettative riguardo l'annuncio di un'imminente svalutazione della moneta da parte del governo di Javier Milei.
Il proprietario di un supermercato cinese del quartiere Flores, nella capitale Buenos Aires, ha riferito all'agenzia Ansa di aumenti fino al 40% della merce, mentre il gestore di un negozio di vernici dello stesso quartiere riferisce di comportamenti speculativi e «paralisi delle consegne».
«Nelle ultime due settimane le liste di prezzi hanno registrato una variazione complessiva del 30% mentre questa settimana direttamente hanno sospeso le consegne», ha affermato quest'ultimo. «C'è molta speculazione, i distributori rimangono in attesa dell'annuncio di una svalutazione per poter vendere già questa settimana il loro stock a un prezzo maggiorato», ha aggiunto.
Analisti citati dal quotidiano Clarin prevedono che gli aumenti più significativi riguarderanno gli alimenti del paniere di base sui quali non è più in vigore l'accordo sul controllo dei prezzi con il governo precedente.
L'ultimo rilevamento ufficiale sull'inflazione è relativo al mese di ottobre, con un +8,3% mensile e un 142,7% annuo. In base all'andamento dei prezzi nelle ultime settimane gli esperti stimano per novembre un inflazione mensile di almeno il 12%.