Lo sostiene il Créa dell'Università di Losanna che però rivede (in positivo) le stime da cifre rosse per quest'anno
LOSANNA - L'economia elvetica vivrà solo una lenta ripresa nel 2021 e per stabilizzarsi impiegherà più tempo di quanto previsto: è l'indicazione che giunge dal Créa, l'Istituto di economia applicata dell'Università di Losanna.
Secondo i ricercatori attivi sulle rive del Lemano il prodotto interno lordo (Pil) salirà del 2,1% nel 2021: la stima pubblicata oggi è la più bassa fra quelle finora avanzate dai principali istituti elvetici.
Per l'anno in corso il Créa scommette su una contrazione del -4,0%: un valore assai inferiore al -8,2 pronosticato dalla stessa entità il 22 maggio scorso, una previsione che allora si era messa in rilievo come la più fosca. Per quanto riguarda il 2021 allora gli stessi ricercatori stimavano una variazione del Pil del 3,2%.
Per vedere una crescita sostenuta, pari al 3,9%, si dovrà aspettare il 2022. Ma anche questa sarà largamente insufficiente per consentire al Pil di tornare ai livelli pre-crisi: a quel ritmo sarebbero necessari altri due anni, sottolineano gli esperti.
Il Créa vede nero sul fronte del lavoro. La disoccupazione, che era del 2,3% nel 2019, dovrebbe attestarsi al 3,2% quest'anno, per poi salire ulteriormente nel 2021, al 3,7%. Un contrazione a livelli peraltro elevati, pari al 3,3%, è attesa per il 2022.