Lo conferma un rapporto dell'Ufficio federale di statistica che parla di un aumento per quelli minimi e quelli effettivi
BERNA - Le parti sociali firmatarie dei principali contratti collettivi di lavoro (CCL) della Svizzera hanno concordato per il 2021 un aumento nominale dei salari effettivi dello 0,4% e dello 0,2% per i salari minimi.
I salari effettivi sono aumentati dello 0,3% a titolo individuale e dello 0,1% a titolo collettivo. Sono questi i principali risultati che emergono dall’indagine sugli accordi salariali conclusi nei settori convenzionali condotta dall’Ufficio federale di statistica (UST).
Aumento medio dello 0,4% dei salari effettivi - I salari effettivi sono aumentati dello 0,1% nel settore secondario e dello 0,6% nel terziario, pari a una media complessiva dello 0,4%.
Nelle varie sezioni economiche gli adeguamenti salariali si sono articolati nel modo seguente: sanità e assistenza sociale (+0,8%), servizi d'informazione e comunicazione (+0,6%), commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+0,6%), attività amministrative e servizi di supporto (+0,5%), trasporto e magazzinaggio (+0,4%), costruzioni (+0,1%), attività manifatturiere (+0,1%) e amministrazione pubblica (0%).
I salari minimi sono progrediti in media dello 0,2% - Nel 2021 i salari minimi definiti nei principali CCL sono stati aumentati dello 0,2% (2020: 0,7%; 2019: 0,8%; 2018: 0,5% e 2017: 0,8%). Un po’ più di 1 565 000 persone sono assoggettate a un CCL nell’ambito del quale si è giunti a degli accordi sui salari minimi.
I salari minimi sono aumentati dello 0,1% nel settore secondario e dello 0,3% nel terziario. Le sezioni economiche hanno registrato gli adeguamenti seguenti: commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+1,1%), attività amministrative e servizi di supporto (+0,4%), trasporto e magazzinaggio (+0,3%), attività manifatturiere (+0,1%), costruzioni (+0,1%) e infine sanità e assistenza sociale (+0,1%).