L'organizzazione di azionisti chiede alla multinazionale vodese di considerare «seriamente» l'appello di Zelensky
GINEVRA - L'associazione di azionisti Actares chiede a Nestlé di cessare di fare affari in Russia, dando seguito alla richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ribadita sabato in un collegamento video con una manifestazione a Berna.
In un comunicato l'organizzazione di azionisti per un'economia sostenibile chiede alla multinazionale vodese di considerare «seriamente» l'appello di Zelensky.
Actares vuole che «Nestlé faccia il più possibile per gli ucraini, facendo nel contempo il meno possibile per aiutare il governo russo e non pregiudicando le condizioni di lavoro e l'esistenza stessa dei dipendenti», ha precisato all'Awp Claire Forel, membro del gruppo di lavoro Nestlé all'interno dell'organismo. Vengono intanto respinti gli appelli al boicottaggio di prodotti Nestlé.
Nata nel 2000 e con sede a Ginevra, Actares è un'organizzazione di azionisti che si batte affinché le imprese svizzere tengano conto, nel loro agire, non solo di criteri economici, ma anche dei diritti umani, degli standard ambientali, degli obiettivi climatici di Parigi e di una cultura dirigenziale responsabile.