Lo hanno deciso Moody's e Standard & Poor's a distanza di poche ore
ZURIGO - Cattive nuove per Credit Suisse (CS): le agenzie internazionali di rating Moody's e Standard & Poor's (S&P) hanno annunciato fra ieri e oggi - l'una indipendentemente dall'altra - un abbassamento del giudizio o delle prospettive riguardo alla solidità degli impegni della società.
Il declassamento del rating di CS riflette le sfide che il gruppo deve affrontare per attuare l'annunciato riposizionamento della sua banca d'investimento in un contesto macroeconomico e di mercato più difficile, affermano gli esperti di Moody's in una nota. Vengono anche citate le pesanti perdite subite dall'impresa quest'anno e i segnali di erosione della quota di mercato nell'investment banking. La stabilizzazione del gruppo sotto la guida di una nuova dirigenza richiederà del tempo, sostengono gli analisti.
Da parte loro gli specialisti di S&P sottolineano i potenziali ostacoli che il nuovo management potrebbe incontrare nel riorientare la strategia dell'istituto. Questo ha spinto ad abbassare a "negative" le prospettive.
La borsa ha reagito molto male alla novità odierne: poco prima di mezzogiorno il titolo CS perdeva circa il 6%, a fronte di un mercato generalmente in calo di mezzo punto percentuale. L'azione ha toccato un minimo di giornata a 5,19 franchi, un corso solo di 20 centesimi superiore a quello - record negativo di tutti i tempi - stabilito lo scorso 15 luglio. Allora il valore della banca fondata da Alfred Escher (1819-1882) era stato scambiato a 4,99 franchi, trovandosi per la prima volta brevemente sotto la barra dei 5 franchi.