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SVIZZERAErmotti è preoccupato: «Banche centrali, proteggete la popolazione»

08.12.22 - 10:47
Giù l'utile delle aziende, giù il potere d'acquisto: il dirigente teme l'inflazione
Tamedia AG / Urs Jaudas
Fonte ats
Ermotti è preoccupato: «Banche centrali, proteggete la popolazione»
Giù l'utile delle aziende, giù il potere d'acquisto: il dirigente teme l'inflazione
«Certo, il ceto medio ce la farà in qualche modo, ma le persone con redditi bassi saranno colpite più duramente».

ZURIGO - L'inflazione intaccherà i profitti aziendali ben più di quanto finora supposto, ma rischia di avere anche pesanti conseguenze per le fasce di reddito più basse: lo sostiene Sergio Ermotti, presidente del consiglio di amministrazione di Swiss Re, che in ambito sportivo parla invece di ipocrisia in relazione alle critiche ai campionati mondiali di calcio in Qatar.

«L'inflazione è stata a lungo sottovalutata», afferma il dirigente in un'intervista pubblicata oggi dalla Handelszeitung. «Abbiamo magari già raggiunto il culmine, ma questo non vuole dire assolutamente che l'abbiamo in pugno. Gli ultimi 10, 15 anni ci hanno insegnato che le tendenze macroeconomiche spesso durano più a lungo di quello che ci si aspetta: questo vale per tutti i trend».

Normalmente per riavere il controllo dell'inflazione servono 12-18 mesi, spiega il 62enne. «Spero che anche questa volta sarà così. La domanda è se si riuscirà al contempo ad evitare una recessione». Secondo l'intervistato non è realistico pensare di abbattere il rincaro senza passare attraverso un calo dell'economia.

«Siete sicuri?»
Però intanto - osservano i cronisti del più grande periodico economico svizzero - siamo usciti dalla fase degli interessi negativi... «Siete sicuri?», ribatte Ermotti. «Oggi ci troviamo in un contesto ancora più negativo dei tassi, se si tiene conto dell'inflazione: i tassi reali sono negativi. Questo ha grandi conseguenze per il potere d'acquisto degli investitori e dei salariati. E avrà anche ancora effetti negativi sulla redditività delle aziende. Questo mi preoccupa. Qui si nascondono costi sociali. Certo, il ceto medio ce la farà in qualche modo, ma le persone con redditi bassi saranno colpite più duramente».

«A mio avviso viene ancora sottovalutato l'impatto che l'inflazione avrà sulla redditività delle imprese», insiste l'ex Ceo di UBS (2011-2020). «Non tutte le società possono ribaltare l'aumento dei costi sui prezzi. Questo ha come conseguenza che gli utili scenderanno. Per questa ragione ritengono che ci sarà ancora un'ondata di adattamenti riguardo alle aspettative di profitto, cosa che avrà conseguenze sui corsi borsistici».

«La banche centrali devono continuare a fate tutti il possibile per abbassare il più rapidamente possibile l'inflazione, in modo da proteggere la popolazione», prosegue il manager con tirocinio presso la Cornèr Banca. «Se ora però gli stati dovessero intervenire con ogni sorta di misura il debito aumenterà ulteriormente e la soluzione del problema sarà procrastinata».

Per quanto riguarda l'azienda di cui attualmente è presidente, il riassicuratore Swiss Re, Ermotti si dice insoddisfatto della redditività: sarà necessario rivalutare i prezzi, afferma. I rischi sono aumentati enormemente anche per quanto riguarda i manager, specialmente negli Usa. «Si è creata un'industria di avvocati che non aspettano altro che fare causa alle aziende o ai dirigenti per guadagnare con le cause collettive. Ma osserviamo tendenze di base simili, in misura diversa, anche in altre regioni».

Qatar e ipocrisia
Per il presidente del Football Club Collina d'Oro (in carica dalla stagione 2009/2010) non poteva mancare una domanda riguardante i campionati mondiali in corso in Qatar. «Questa o quella partita non me la lascio scappare, ma - ad eccezione degli incontri con la Svizzera - guardo con una certa distanza», spiega il banchiere che in gioventù ha anche accarezzato il sogno di diventare calciatore. Ermotti non ci sta però a mettere alla berlina il paese arabico. «Constato una certa ipocrisia. L'opposizione e la critica dovevano essere articolate quando è stata presa la decisione a favore del Qatar, dodici anni or sono. Oggi ritengono che le critiche siano esagerate, adesso mi interessano le partite», conclude.

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COMMENTI
 

Mattiatr 2 anni fa su tio
Non è compito delle banche centrali proteggere un ceto piuttosto che un altro. L'inflazione generalmente è causata da un incremento della domanda o dalla riduzione dell'offerta a livello generale. Oggi viviamo la seconda situazione, la Cina per lungo tempo e tutt'oggi si è fermata, ergo minor produzione, la Russia ci sanziona limitando la fornitura di gas, l'Europa è rallentata molto gli scorsi due anni, gli Stati Uniti pure. Questo è un contesto è difficilmente risolvibile a livello monetario. Volendo rimanere sul generico le banche centrali hanno un martello (moneta) e due chiodi (emissione e ritiro) su cui battere. In questo caso per cercare di limitare l'inflazione prima che sfugga di mano sta ritirando moneta, aumentando i tassi d'interesse, ergo i debiti costano di più. Poi sta agli stati cercare di evitare delle politiche fiscali espansive (emissione di obbligazioni), sopra tutto per dare soldi a pioggia incentivando la domanda (esempio Italia degli ultimi 3 anni). L'inflazione danneggia tutti, essendo data da una crisi reale (beni e servizi richiesti non sono disponibili), quindi dobbiamo tirare la cinghia e consumare un po' meno finché la situazione non sarà rientrata. Poi giusto cercare di sostenere le fasce di popolazione più sensibili, però se questo dovesse esser troppo esteso rischiamo di attuare politiche controproducenti che fanno male a tutti, ricchi e poveri.

Pensopositivo 2 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
"Tirare la cinghia" mi sembra un detto assurdo e fuori luogo ...ci sono persone che muoiono di fame per davvero e lei si preoccupa di cosa nella ricca svizzera ...? Di non andare alle Maldive in vacanza ?

Mattiatr 2 anni fa su tio
Risposta a Pensopositivo
Non mi preoccupo di andare in vacanza alle Maldive, non ci sono mai stato e non sento la necessità di andarci. Il mio salario è inferiore di quello medio del cantone Ticino, quindi ritengo correttamente di non sentirmi ricco.¶ Quando l'anno scorso alle prime aperture tutti hanno cominciato a viaggiare, sono rimasto a casa, quando tutti spendevano io risparmiavo. L'ho fatto nell'ottica di un quasi sicuro periodo difficile, quello attuale, quindi non accetto di farmi spiegare che sono un egoista o altro.¶ Ho detto cose molto banali, basta leggersi un paio di manuali d'economia. L'inflazione ha un origine, questa è data da dinamiche di mercato reali (non finanziarie) quindi non sono risolvibili a livello monetario. Inoltre non è compito della banca nazionale svizzera favorire un ceto rispetto a un altro, sarebbe come chiedere a un imbianchino di sistemarti l'impianto elettrico, non è una sua competenza. L'inflazione erode i miei risparmi e il mio salario, l'anno scorso potevo comprare 100 pagnotte, oggi 97. Quando la domanda è superiore all'offerta, bisogna ridurla, ergo, abbassare i consumi, ergo comprare meno cose, quindi il risultato è che siamo tutti più poveri. Accetta la realtà, perché questo non cambierà nemmeno se lo ritieni fuori luogo. Inoltre ho detto che se vogliamo uscirne il prima possibile lo stato, gestito dalla politica, DEVE evitare di sussidiare la domanda e di fare debiti, non che una fascia veramente povera della popolazione debba esser abbandonata sotto a un ponte. Martedì Bertoli a Teleticino ha detto che si dovrebbe dare sussidi per la cassa malati a persone con un salario dai 4'000 agli 8'000 franchi mensili, bé, l'esatto opposto. Chi ha la capacità di stare camminare sulle proprie gambe non deve assolutamente ricevere una stampella gratis dal cantone o dalla confederazione, perché quella stampella danneggerà tutti, ovviamente non negando il sostegno allo zoppo. Mi sono spiegato meglio?

Elisa_S 2 anni fa su tio
Questo è solo l antipasto-scusa per il prossimo aumento dei tassi di interesse e tasse....in poche parole teniamo pronto il borsello che si passa ancora alla cassa...

GiGu 2 anni fa su tio
Ermotti preoccupato ? dopo i milioni che ha guadagnato come CEO dell'UBS dovrebbe starsene zitto !!!

Lore55 2 anni fa su tio
Già, se fosse di un altro cantone sarebbe un idolo. Come diceva qualcuno per un altro articolo (Wicht) proporre invece di solo criticare!

gigipippa 2 anni fa su tio
È un po` come chiedere al becchino di praticare il massaggio cardiaco.

Brus Uillis 2 anni fa su tio
BLA BLA e intanto lui si è fatto i soldi sulle spalle dei clienti della sua Banca....

F/A-19 2 anni fa su tio
Ipocrita pure lui, tante parole ma solo spettatore su quanto succede, in concreto il nulla.
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