Volumi ed esportazioni in crescita, un 2022 positivo per le fonderie elvetiche
ZURIGO - Il 2022 è stato positivo per le fonderie svizzere: il volume di produzione si è attestato a 41'006 tonnellate, il 6% in più dell'anno precedente. Malgrado le fluttuazioni dell'economia globale l'utilizzo della capacità produttiva è rimasto elevato e le esportazioni sono aumentate in modo significativo, ha indicato oggi Giesserei-Verband der Schweiz (GVS), l'associazione di categoria che conta decine di società affiliate.
A trainare il comparto è stato in particolare il settore dell'automobile, soprattutto per quanto riguarda i veicoli elettrici. Ma ci sono state anche delle difficoltà: «Il massiccio aumento dei costi energetici e degli oneri sui materiali ha influito sui margini e sui risultati delle nostre aziende associate», spiega il direttore di GVS Marcel Menet, citato in un comunicato.
L'organizzazione guarda con prudente ottimismo al futuro, sebbene avanzare previsioni venga considerato difficile. «A breve termine, il perdurare di una buona situazione degli ordini ci rende fiduciosi, nonostante le circostanze avverse a livello mondiale. Tuttavia prevediamo un rallentamento economico nella seconda metà del 2023. Oggi più che mai, ci stiamo adattando in modo flessibile a commesse irregolari e altamente fluttuanti», afferma il presidente dell'associazione, Danilo Fiato, pure in dichiarazioni riportate dal comunicato. Ci sono peraltro anche aspetti positivi: «La nostra competitività potrebbe addirittura aumentare grazie all'inflazione ridotta rispetto all'Ue», ha aggiunto.