L'ex consigliere federale UDC, Christoph Blocher, si augura che «le autorità della concorrenza procederanno alla sua divisione».
BERNA - Si fanno sempre più insistenti i dubbi sull'attuale «mega dimensione» della nuova Ubs e aumentano le illazioni su come sopperire alla mancanza di concorrenza. In questo senso, questa sera, si inserisce un'ultima - in ordine di tempo - presa di posizione da parte della politica.
«Ubs è nettamente troppo grande per la Svizzera». A dichiararlo è stato infatti l'ex consigliere federale UDC Christoph Blocher, che si è espresso in serata ai microfoni della Rts, dicendo di sperare che «le autorità della concorrenza procederanno alla sua divisione».
«I rischi sono troppo grandi», ha insistito lo zurighese, riferendosi all'acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs. Quest'ultima è al momento «ben gestita», ma era comunque già fallita nel 2008, ha sottolineato.
Il suo punto di vista sembra condiviso dalla popolazione, con il 79% delle persone che sono del suo stesso avviso, secondo un sondaggio diffuso venerdì dalla SSR. Parlando alla SRF, ieri la ministra delle finanze Karin Keller-Sutter ha messo in guardia da procedure premature: la priorità è al momento la stabilizzazione della situazione.
Blocher ha dal canto suo attaccato gli «errori» dell'autorità di vigilanza sui mercati finanziari (Finma). Ha invece assolto l'ex ministro delle finanze del suo partito, Ueli Maurer, evidenziando che «non si può dirigere una banca facendo il consigliere federale».