Il momento è complesso, ma Sergio Ermotti - commentando i risultati trimestrali della banca - ha espresso grande fiducia per il futuro
ZURIGO - Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti ha nuovamente espresso grande fiducia nell'imminente acquisizione di Credit Suisse (CS), pur facendo riferimento alle incertezze esistenti. Commentando i dati trimestrali diffusi oggi dal suo istituto il manager non ha comunque rivelato fatti nuovi relativi alla fusione.
UBS è pronta per l'acquisizione, ha detto il 62enne in una teleconferenza, aggiungendo di essere contento di essere nuovamente tornato sul ponte di comando. «È un onore per me guidare nuovamente la banca di questi tempi».
Oggi UBS è più forte che mai, ha aggiunto. Ermotti si è anche detto molto fiducioso nel risultato finale dell'operazione con CS, sebbene questo tipo di integrazioni non siano sempre lineari, ha precisato. «La fusione rappresenta un'enorme opportunità per creare un valore significativo a lungo termine per gli azionisti e per la piazza finanziaria svizzera».
Nel prossimo periodo, tuttavia, dovranno essere prese molte decisioni difficili, ha proseguito il dirigente che in passato è stato a capo di UBS dal novembre 2011 all'ottobre 2020. Il management vuole adottare queste decisioni basandosi sui fatti e non facendosi guidare dalle emozioni, ha sottolineato.
Al momento e fino alla chiusura dell'operazione UBS è inoltre ancora molto limitata riguardo a quello che può fare e comunicare. Allo stesso tempo la direzione ha confermato le precedenti dichiarazioni secondo cui l'acquisizione dovrebbe essere completata nel secondo trimestre. La banca ha già ricevuto le approvazioni in ambito regolatorio da importanti paesi per il gestore patrimoniale attivo a livello globale, come gli Stati Uniti e il Regno Unito.