Sono stati comunicati nuovi cambi di assetto, ma l'integrazione richiederà tempo, ha comunicato Sergio Ermotti
ZURIGO - UBS e Credit Suisse (CS) rimarranno entità separate anche dopo la fusione, perlomeno per un certo tempo, e nella direzione della più grande banca elvetica entrerà l'attuale Ceo di CS Ulrich Körner: sono queste le principali novità comunicate oggi da UBS, che ha delineato il suo nuovo modello operativo.
Il gruppo prevede che la chiusura legale della transazione avverrà nelle prossime settimane, si legge in una nota. UBS Group gestirà inizialmente due società madri separate, UBS e Credit Suisse: entrambe queste entità continueranno poi a gestire le proprie filiali e succursali, a servire i propri clienti e a operare con le controparti.
Il consiglio di amministrazione (Cda) e la direzione di UBS saranno responsabili del gruppo consolidato. «Fatta salva l'ulteriore integrazione, Credit Suisse manterrà il suo attuale quadro di governance e di controllo del rischio, ma saranno introdotte alcune nuove direttive per garantire che il gruppo UBS possa esercitare una supervisione efficace», si legge nel comunicato.
La società combinata comprenderà cinque divisioni, sette funzioni aziendali e quattro regioni, oltre a Credit Suisse. Ciascuna di queste entità sarà rappresentata da un membro della direzione, che riporterà al Ceo Sergio Ermotti. Quale presidente della direzione di CS, anche Körner entrerà nella stanza dei bottoni. «Ha familiarità con entrambe le società e sarà responsabile del mantenimento della continuità operativa e dell'orientamento alla clientela di Credit Suisse, sostenendo al contempo il processo di integrazione».
Impossibile non citare almeno alcuni dei top manager: nuovo responsabile finanziario sarà Todd Tuckner, dirigente in forza a UBS dal 2004, in sostituzione di Sarah Youngwood, che lascerà la banca dopo il completamento della transazione. L'integrazione sarà gestita Michelle Bereaux, con la carica di Group Integration Officer. Stefan Seiler sarà il capo del personale. Altro nome noto: Iqbal Khan continuerà ad essere a capo del comparto gestione patrimoniale globale.
«Questo è un momento decisivo per UBS, per Credit Suisse e per l'intero settore bancario», afferma Ermotti, citato nel comunicato. «Insieme, rafforzeremo ulteriormente il modello svizzero di finanza - efficiente dal punto di vista del capitale, consapevole del rischio e caratterizzato da stabilità nonché servizi di prima classe - e lo incarneremo a livello globale».
Secondo il quasi 63enne (compirà gli anni giovedì) la transazione consentirà di offrire rendimenti interessanti agli azionisti, creando al contempo spazio per ulteriori investimenti e crescita. «Con la nuova struttura societaria e il nuovo team di gestione, UBS è ben equipaggiata per sfruttare i suoi punti di forza e i successi dell'ultimo decennio».
«L'integrazione delle attività e delle entità legali richiederà del tempo», mette in guardia il dirigente (Ceo dal novembre 2011 all'ottobre 2020, nonché di nuovo ora dallo scorso 5 aprile). A suo avviso comunque l'espansione del modello di affari, i flussi di ricavi diversificati, la gestione disciplinata del rischio e il solido bilancio della banca «andranno a beneficio di clienti, dipendenti e investitori, nonché dell'economia che serviamo e del sistema finanziario nel suo complesso».