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UBS / CREDIT SUISSECredit Suisse, entro la fine dell'estate sapremo qualcosa di più

27.06.23 - 11:37
È la promessa di Sergio Ermotti. Nel frattempo, spiega, le cose stanno andando molto bene
keystone-sda.ch (MICHAEL BUHOLZER)
Fonte Ats
Credit Suisse, entro la fine dell'estate sapremo qualcosa di più
È la promessa di Sergio Ermotti. Nel frattempo, spiega, le cose stanno andando molto bene

ZURIGO - Entro la fine dell'estate, UBS intende fornire maggiore chiarezza sull'assorbimento di Credit Suisse. Lo ha dichiarato oggi il CEO di UBS Sergio Ermotti al "Point Zero Forum" di Zurigo. Nel complesso, l'integrazione dell'ex concorrente sta andando molto bene e anche i clienti stanno mostrando un grande sostegno.

Il manager ticinese si è detto molto soddisfatto del fatto che nel frattempo la situazione al Credit Suisse si sia stabilizzata. La "terza fase" dell'integrazione sta per iniziare: nei prossimi venti giorni, 1200-1500 persone avranno maggiori informazioni riguardo alle loro responsabilità, ha spiegato.

Riferendosi ai commenti fatti il giorno precedente dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter, che ha lodato la rapidità della risposta della Svizzera nell'«onorare le proprie responsabilità al di là delle sue frontiere», Ermotti non ha nascosto la sua soddisfazione per il sostegno dimostrato da un membro del governo. «Negli ultimi tempi, ho visto regolarmente opinioni e dichiarazioni, soprattutto in Svizzera, che dicevano quasi il contrario».

Fieri di aver trovato una soluzione interna - La Svizzera può essere orgogliosa non solo di non aver fatto ricorso a una banca straniera, ma anche di aver evitato di attivare il piano di liquidazione previsto dall'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma), perché «il Paese e UBS erano sufficientemente solidi e credibili, non solo in Svizzera ma anche a livello internazionale, per essere parte della soluzione».

Nel complesso, il fatto che il salvataggio di UBS sia avvenuto senza aiuti esterni e senza che la grande banca in difficoltà venisse smembrata è un segno di forza per la piazza finanziaria elvetica, ha sottolineato Ermotti. Tuttavia, UBS ha dovuto svolgere in tre mesi compiti che in una normale acquisizione avrebbero richiesto dai 9 ai 12 mesi.

Il contributo dell'intelligenza artificiale - Per quanto riguarda le nuove tecnologie, Ermotti si è detto aperto alla «sperimentazione» e alla collaborazione con le cosiddette "fintech". Per UBS, tuttavia, gli investimenti tecnologici si concentrano sempre sulla propria infrastruttura e sull'affidabilità dei propri servizi. Molte innovazioni servono a rendere più efficiente il back office, a tutto vantaggio di clienti e azionisti.

L'uso della tecnologia può aiutare UBS anche nella gestione dei dati, ha continuato il CEO: quando si tratta di analizzare i portafogli dei clienti, ad esempio, entra in gioco un'enorme quantità di dati. Anche in questo caso l'intelligenza artificiale potrebbe dare un contributo.

Tecnologie di questo genere possono anche aiutare i consulenti a diventare più efficienti: «Usiamo l'intelligenza artificiale per offrire una migliore qualità del servizio ai clienti», ha detto Ermotti.

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COMMENTI
 

Aberidus 1 anno fa su tio
A me più che l'intelligenza artificiale fa paura la stoltezza naturale

chivas 1 anno fa su tio
Sperando che i consulenti siano in grado di profittare, dell'intelligenza artificiale, dato che tutti non sono abbastanza intelligenti e, capaci di sostenere certi ruoli. (vedi cda di Cs e direttori vari.>)

gigipippa 1 anno fa su tio
Mi nonno avrebbe semplicemente detto che i panni sporchi si lavano in famiglia. Io aggiungo, a spese del piccolo risparmiatore.

Dannn 1 anno fa su tio
previsioni della banca-morra.

Dannn 1 anno fa su tio
La mafia elvetica a parlato.

NoComment 1 anno fa su tio
Risposta a Dannn
Hai dimenticato una H e non è per Helvetica
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