La denuncia dell'Associazione svizzera dei trasportatori stradali.
BERNA - Dopo un anno 2023 difficile per chi trasporta su strada, il 2024 si prospetta ancora più amaro. La colpa sarebbe da ricercare nel rincaro generalizzato, e una serie di decisioni da parte di Berna. Lo sostiene l'Associazione svizzera dei trasportatori stradali (Astag) che proprio nella giornata odierna ha diffuso un comunicato a riguardo.
«Nonostante la difficile situazione economica con una congiuntura in calo, il governo federale intende aumentare la tassa sul traffico pesante (TTPCP) entro il 2024. È previsto un adeguamento all'inflazione del 5 percento in tutte le categorie tariffarie. A ciò si aggiungono altri fattori di costo, in particolare la grave carenza di personale qualificato. Di conseguenza, l'Associazione svizzera dei trasportatori stradali Astag prevede un aumento del carico di costi del 2-3%».
Da qui la presa di posizione: «L'Associazione svizzera dei trasportatori stradali ASTAG respinge quindi esplicitamente l'aumento della tassa sul traffico pesante (TTPCP) previsto dal governo a partire dal 1° gennaio 2024», e ancora, «non può e non deve essere compito del settore sostenere da solo l'aumento dei costi causato dallo Stato. È necessario invece trasferire in modo coerente tutti i costi aggiuntivi ai clienti».