Il presentatore ha parlato del rapporto con le figlie Nina e Olivia
MILANO - Alessandro Cattelan sta per tornare in tv con “Una semplice domanda”, programma in sei episodi che inizierà su Netflix a partire dal 18 marzo: nello show, il presentatore chiederà come si fa a essere felici a una serie di personaggi famosi, dal regista premio Oscar Paolo Sorrentino all’ex calciatore Roberto Baggio fino ad altri meno conosciuti. In un’intervista a Grazia, Cattelan ha spiegato che l’idea del programma è arrivata dalla figlia Nina, 10 anni, che un giorno gli pose appunto la domanda sulla felicità: questa rivelazione è stata la scusa per una serie di confessioni di Cattelan sulla sua vita e sul suo rapporto con le figlie (è padre anche di Olivia, 12). Quanto al lavoro, ad esempio, Cattelan svela di averne fatto solo qualcuno “vero”.
«Ho raccattato bicchieri in discoteca e lavorato in un centro scommesse dove entravano signori anziani che si giocavano la pensione in un pomeriggio. Ma mi sono trovato presto in un mondo in cui i privilegi erano nettamente sproporzionati rispetto alla fatica che impiegavo», ha ammesso candidamente il presentatore. Parlando di famiglia, invece, Cattelan ha spiegato di aver avuto genitori severi e che da loro ha ereditato l’approccio con le proprie figlie.
«Sono figlio unico, dato a cui mia moglie (Ludovica Sauer, ndr) attribuisce l’origine di ogni mio difetto - ha spiegato Cattelan -. Ho avuto un’infanzia serena con genitori abbastanza severi. Se a scuola bisticciavo con un professore, non c’era la possibilità che la colpa fosse dell’insegnante. Oggi sono famoso per essere il più rigido tra noi padri giovani».