Costato 90 milioni di dollari e silurato prima ancora di uscire, il destino di “Batgirl” ha fatto discutere. Ecco perché
LOS ANGELES - Girare un film, con grandi nomi e spendendo 90 milioni per vederselo prima congelato e poi definitivamente cestinato dalla compagnia di produzione. Nessuna uscita nelle sale, nemmeno via streaming. Il motivo? Non sarebbe stato all'altezza degli standard. È questo il destino di “Batgirl”, film sulla superereroina di Gotham City che è - suo malgrado - diventata una delle produzioni più esose di sempre a finire nell'oblio del cinema, senza possibilità di redenzione.
Se n'è parlato a lungo sulla stampa americana questo mese, con diversi appelli da parte di registi e attori di peso affinché venisse “fatta giustizia” almeno nel rispetto di chi ci aveva lavorato. Nel cast, lo ricordiamo, oltre alla protagonista Leslie Grace c'erano diversi nomi di peso tra i quali J.K. Simmons (il commissario Gordon), Brendan Fraser (che era il cattivo Firefly) e pure Michael Keaton che riprendeva il suo iconico ruolo da Uomo Pipistrello. Fatale, scrivono i media Usa, una proiezione-test che ha portato Warner Bros. a decidere per la mannaia.
Tutto il materiale del film è stato congelato, poi il comunicato ufficiale che è stato una doccia fredda per gli attori e anche per i registi Adil El Arbi e Bilall Fallah: «Da un momento all'altro ci siamo trovati tagliati fuori da tutto, i server con il girato non erano più accessibili. Abbiamo iniziato a dirne di ogni: “Me**a, tutte le scene con Batman!”», hanno dichiarato i due in intervista con il canale YouTube francese Skript. Secondo alcune voci si era addirittura pensato che il tutto fosse stato cancellato per sempre.
Stando alle ultime indiscrezioni dell'Hollywood Reporter, però presso gli studios della Warner di Los Angeles si sarebbero tenute alcune proiezioni di commiato aperte agli addetti ai lavori e parte del cast, in una sorta di “funerale” per il film che verrà verosimilmente archiviato in via definitiva.