Il cantante esprime il suo rammarico dopo lo sfogo di ieri sera sul palco dell'Ariston attraverso una poesia.
SANREMO - «Chiedo scusa alla città dei fiori». Dopo la bufera, Blanco cerca ora di gettare acqua sul fuoco. Attraverso un post sui social il giovane cantante italiano ha espresso il suo rammarico per il comportamento sul palco di Sanremo. Quando, durante l'esibizione della canzone "L'isola delle rose", un problema tecnico alle cuffie aveva scatenato la rabbia del cantante. Un'amarezza pronunciata in un modo sincero: attraverso una poesia.
«Cadono fiori, Ariston», debutta con queste parole la lettera del 19enne. «Si spezzano fiori, Ariston Cala il sipario, Ariston Ti ho messo in lacrime come la mia mamma, Ariston Mi hai visto fragile come un bimbo e qui proprio qui, dove mi hai insegnato a correre, sono caduto... Mi sono rotto la faccia e piango Ariston Ma poi... Rido, rido, rido, rido, rido, rido e quindi perché non sono perfetto come mi volevi ma finalmente sono me stesso. Ti voglio bene Ariston con tutta la mia follia».
Un sentimento folle sfociato in un momento di svago e pazzia incontenibile. Ieri sera, il cantante italiano si era beccato i fischi del pubblico per aver distrutto gli addobbi sul palco a causa di problemi audio. Fischi e critiche che hanno continuato a sommergere Blanco anche durante la giornata di oggi.
Prima della pubblicazione della lettera era già intervenuto Amadeus. «Sa di aver sbagliato, non gli butterei la croce addosso. Non me la sento di dargli una punizione, e sono sicuro che questo non accadrà più per il bene della sua carriera».