Le dimensioni del palco di Venezia fanno ancora discutere, la star ha portato a termine il concerto nonostante le condizioni meteo avverse
VENEZIA - Un diluvio dal cielo e feroci polemiche hanno fatto da contorno al concerto di Laura Pausini in piazza San Marco a Venezia.
L'anteprima del tour della cantante italiana ha avuto luogo domenica sera sotto un temporale che, all'incirca a metà dello show, ha mandato in tilt la strumentazione del palco, mentre il pubblico cercava di difendersi dalla pioggia battente, dalle folate di vento e dall'acqua che, piano piano, stava salendo. Per una ventina di minuti Pausini ha cantato senza l'aiuto del microfono - essendo l'impianto ancora fuori uso - ma con gli spettatori a sostenerla. «Ho fatto più di mille concerti ma durante quelli storici, come San Siro e Taormina, ha sempre piovuto. Oddio così tanto mai a dire il vero», ha dichiarato.
In un modo o nell'altro lo spettacolo, suddiviso in tre blocchi, è stato portato a termine. Ma non si spengono le polemiche sul grande evento veneziano: a cominciare dalle dimensioni del palco. «Il palco è gigantesco, con i cantieri aperti per la manutenzione del selciato mi domando se fosse il caso di organizzare appuntamenti così caotici» ha dichiarato Claudio Vernier, presidente dell’associazione Piazza San Marco, citato dal Corriere del Veneto. Gli organizzatori assicurano che le prescrizioni sono state rispettate, ma i commercianti sono divisi nel giudicare la bontà dell'evento per la città. E ci sono da registrare i calcinacci caduti durante il soundcheck da un portico, a causa di un possibile superamento del limite di 80 decibel.