Le cinque ragazze, che si esibiscono insieme dal 2018, hanno già ottenuto diversi premi
I fan ci sono, ma purtroppo, in Ticino «non ci sono eventi prettamente K-pop», ci rivela la leader Lorenza
LUGANO - Il K-pop, fenomeno musicale internazionale che sta scalando le classifiche mondiali con esponenti come i BTS o le BlackPink, può vantare un gruppo di successo anche in Ticino.
Stiamo parlando delle Goldrush (Lorenza, Marilena, Ester, Clarissa, Valentina) band K-pop ticinese nata nel 2018 (quattro ragazze ticinesi e una italiana) che si è già fatta notare sia nel nostro Cantone sia in Italia, dove ha vinto diversi premi. Sul palco, le ragazze mettono in atto principalmente cover K-pop, cantando, armonizzando e ballando coreografie ispirate alle canzoni originali.
Il prossimo step? Un concerto lunedì 16 a Milano, live dal palco del Castello Sforzesco la stessa sera di artisti come i Negrita, Nicolò Fabi e Colapesce Dimartino. Abbiamo fatto due chiacchiere con Lorenza, Leader della band.
Per chi non sa di cosa parliamo: cos’è il K-Pop?
«Il K-Pop (Korean Pop, ndr), che significa letteralmente pop coreano, rappresenta la musica moderna cantata e suonata da solisti o gruppi e prodotta in Corea del Sud. Si tratta di un macrogenere, ed è influenzato da tanti generi come il pop, l'hip hop, la musica elettronica e in certi casi anche il rock o il metal. Non esiste quindi un vero e proprio standard: ogni gruppo o solista ha un proprio stile (definito concept), e può variare persino da un album all’altro. I testi sono prevalentemente in coreano, anche se ci sono tantissimi elementi in inglese. C'è poi una cura nei dettagli in ogni esibizione: andare a vedere un concerto K-Pop é un’esperienza completamente diversa rispetto ai classici concerti qui in Europa».
Siete ticinesi e italiane, giusto? Come è nato il gruppo?
«Esattamente, quattro di noi sono cresciute a Lugano, invece una è di Porlezza. Prima di unirci, ognuna di noi aveva già iniziato un proprio percorso artistico, chi nella danza, chi nel canto, chi nello studio di uno strumento: ci è sempre piaciuta la musica, infatti ci siamo conosciute durante un concorso di canto in cui eravamo “rivali”. Nonostante al nostro primo incontro fossimo “l’una contro l’altra”, ci siamo da sempre stimate e supportate, anzi la bravura dell’altra è sempre stata e tutt’ora è motivo di desiderio di crescita, e proprio grazie alla nostra amicizia e stima reciproca abbiamo pensato di unire le nostre strade e di cantare assieme!».
Come mai avete scelto il K pop?
«Abbiamo scelto il K-Pop perché siamo sempre rimaste affascinate dall’Asia: Ester ha una passione per i videogiochi e i film d’animazione giapponese, Lorenza e Marilena sono cresciute con i racconti dei viaggi del loro papà in Cina e Giappone e Valentina e Clarissa hanno origini asiatiche nelle loro famiglie. Inutile dire che passare da lì all’interesse in questo genere musicale è stato un piccolo passo».
Ognuna di voi ha un ruolo, giusto?
«Esatto, nel K-Pop il gruppo (inteso come boy o girl group) va per la maggiore e ogni singolo membro ha un “ruolo”; e così anche noi! Lorenza è Leader e Main Vocal, Marilena è Main Rapper, Ester è Lead Vocal, Clarissa è Main Dancer e Lead Rapper e Valentina è Visual e Lead Dancer».
Come mai "Goldrush"?
«Il nome è nato principalmente perché la nostra prima canzone insieme in assoluto è stata El Dorado (degli Exo) e quindi noi ci siamo ispirate a quel pezzo. Sebbene significhi letteralmente febbre dell’oro, per noi non è inteso come ricercatori o cacciatori d’oro, ma lo interpretiamo come un aspirare sempre a un miglioramento, sia come artisti che come gruppo».
C’è un certa fanbase del Kpop anche in Ticino?
«Sì! Ma purtroppo non si sa esattamente il numero preciso perché nel territorio non ci sono eventi K-Pop, molti di noi si spostano infatti a Milano dove vengono organizzati concerti, eventi e Contest di Canto e di Danza, a livello nazionale ma anche a livello mondiale, come il K-Pop World Festival, evento nel quale ogni anno vengono selezionati circa 16 finalisti da tutto il mondo per “sfidarsi” con canti e coreografie in un’arena in Corea del Sud (l’evento è seguito in streaming a livello mondiale); questo evento è molto famoso nell’ambiente K-Pop perché come ospiti ci sono molti Idol (cantanti dell’industria Pop Coreana) che si esibiscono con le loro ultime Hit».
In Ticino c'è poco quindi?
«Eventi strettamente K-pop, purtroppo, non ci sono. C'è magari qualcosa all'interno di altri eventi, come ad esempio il Festival dell'oriente a Bellinzona, dove ci sono anche degli stand riguardo al K-pop. Però, eventi veri e propri ticinesi non ci sono, ed è un vero peccato… Perché conosco molte ragazze e molti ragazzi che apprezzano la musica K-pop e in molti sono costretti a dover andare fuori per eventi e contest, principalmente a Milano. È un dispiacere per noi che ci teniamo, e che siamo nate e cresciute in ticino».
Ogni canzone ha una coreografia?
«Esatto, generalmente la coreografia nasce dalla casa discografica che produce la canzone. Ogni gruppo pubblica sui propri social, oltre alla canzone, la coreografia, da mostrare ai fan. Noi, comunque, essendo un gruppo vocale ci concentriamo principalmente su tutto ciò che coinvolge la voce: le armonie, la pronuncia, anche perché ci esibiamo completamente live, non abbiamo nessuna parte preregistrata. Ma non diamo poca importanza anche alla performance, perché nel K-pop è alta l'attenzione ai particolari. A volte i passi li semplifichiamo non essendo idol vere proprie, però l'immagine, il significato e lo stile cerchiamo di alterarli il meno possibile».
Com'è stato l'impatto con il coreano, lo parlate?
«Personalmente, nessuno di noi lo parla bene, però ascoltandolo e seguendo molto la cultura e i programmi, a furia di sentirlo, qualcosa abbiamo imparato anche noi. Però abbiamo un'amica laureata in coreana, ed è lei il nostro segreto. Comunque essendo cantanti abbiamo una certa musicalita e il coreano è una lingua molto melodica, molto musicale, ed è più facile da imparare rispetto ad altre lingue».
Avete vinto dei premi, giusto?
«Il primo premio del Concorso Mondiale in collaborazione con la Warner Music Corea, classificandosi prime con la cover MeMeWe di Ailee, Ravi e NewKidd. Quest’anno ci siamo inoltre classificate seconde alla finale Italiana del K-Pop World Festival.»
Come avete vissuto il periodo del Covid?
«È stato triste non poter incontrarci a provare ed esibirci assieme anche perché stavamo iniziando ad ottenere i primi risultati importanti, però per fortuna hanno organizzato qualche contest online ai quali abbiamo partecipato e vinto. Siamo molto riconoscenti per questo».
Avete dei social, come restiamo aggiornati sulle vostre novità?
«Abbiamo un profilo Instagram del gruppo: 1ok_official, dove pubblichiamo delle foto delle cover e degli eventi. Poi, anche attraverso i nostri social personali ovviamente continuiamo a pubblicare delle piccole collaborazioni o delle cover soliste».
In bocca al lupo per il concerto di stasera! (Un saluto ai fan?)
«Volevamo ringraziare tutte le persone che ci seguono, e anche tutte le persone che organizzano i contest e gli eventi, che non si sono fermati nemmeno durante la pandemia. Non vediamo l'ora di esibirci e speriamo che presto ci siano attività anche in Ticino. Nel frattempo, vi aspettiamo lunedì 16 agosto ore 21 al K-Pop Summer Vibes al Castello Sforzesco di Milano!».