Parola a Peter Lundgren, colui che - nel 2003 - ha condotto il basilese al primo successo di uno slam
STOCCOLMA - Cosa ricorda Peter Lundgren del giovanissimo Roger Federer? Sotto la sua guida il campione renano vinse il primo slam in carriera, Wimbledon del 2003. Il Major londinese fu solo il primo dei 20 conquistati sino ad oggi. L'inizio di una lunga serie.
A 17 anni di distanza il 55enne svedese è tornato a parlare (a Tennis Brazil) di quei momenti, nei quali non sempre è risultato facile lavorare con Roger. «Federer era un giovane molto talentuoso, ma alle volte pigro e con problemi di concentrazione. Le cose sono cambiate rapidamente soprattutto perché ha sempre voluto essere il migliore e mi accorsi che aveva le potenzialità per esserlo. Per quanto fosse difficile allenarlo, aveva un gran cuore ed era un bravo ragazzo. È cresciuto rapidamente fino a diventare l’ambasciatore del tennis che è oggi e sono orgoglioso di tutto quello che ha raggiunto».
Una ricetta? Non c'è... «È difficile dire come si costruisce effettivamente un grande giocatore. Ognuno ha un proprio percorso e un proprio tempo per la maturazione».