Tampa Bay contro Kansas City: tutto pronto per il Super Bowl LV. Marco Baron: «Mi aspetto un duello stellare».
I Bucs dell’eterno Brady contro i Chiefs di Mahomes, a tratti inarrestabili. La supersfida è in programma nella notte tra domenica e lunedì (00.30). Nell’halftime show si esibirà The Weeknd.
TAMPA BAY - Ci siamo, il conto alla rovescia è iniziato: torna il Super Bowl, evento adrenalinico e planetario che paralizza gli States e catalizza l’attenzione di milioni e milioni di appassionati. Dopo una stagione vibrante e dei playoff mozzafiato anche in tempi di pandemia, l’ultimo attesissimo atto andrà in scena al Raymond James Stadium di Tampa, in Florida (sugli spalti saranno ammessi 22’000 spettatori, di cui 7’500 saranno operatori sanitari vaccinati).
Credete nelle favole? Dopo aver ammirato con un mix di stupore e incanto il cammino dei Buccaneers di Tom Brady - sempre lui… uomo che in carriera ha già vinto 6 Super Bowl - anche i più scettici potrebbero veder vacillare le proprie convinzioni.
Lasciati lo scorso anno i Patriots per accasarsi ai Bucs - squadra che, per rendere l’idea, tra una delusione e l’altra non accedeva ai playoff dal 2007 -, l’immortale TB12 è riuscito nell’impresa di trascinare la sua nuova amata fino all’ultimo atto (per il quarterback è addirittura il decimo in carriera).
Con il 43enne in cabina di regia Tampa ha chiuso la stagione con un record di 11 vittorie e 5 sconfitte, per poi brillare nei playoff. Superato il primo scoglio rappresentato da Washington, i Bucs - sovvertendo molti pronostici - hanno poi affondato in trasferta due big come New Orleans (20-30) e Green Bay (26-31).
E adesso? Ora ci sono i Kansas City Chiefs, campioni in carica guidati da un altro fuoriclasse assoluto che risponde al nome di Patrick Mahomes, giocatore più pagato nella storia della NFL (450 milioni di dollari in dieci anni). A tratti inarrestabili, i Chiefs hanno chiuso con un record di 14-2 (il migliore) per poi piegare Cleveland (22-17) e Buffalo (38-24) nella post season.
Bookmakers concordi, i favoriti sono Mahomes & Co, ma attenzione a fare pronostici quando c’è di mezzo Brady, con Tampa che, oltretutto, giocherà in casa il Super Bowl (non era mai accaduto prima).
«Mi aspetto una partita eccezionale con due attacchi stellari, guidati da quarterback che non vanno mai in panico - interviene Marco Baron, ex portiere dell'Ambrì con un passato anche in NHL e grande appassionato di Football - Entrambe sono al top e hanno un’ottima linea offensiva: la differenza la faranno i minimi dettagli. L’ovale scotterà con agonismo e qualità ai massimi livelli, fumbles e intercetti potranno ovviamente decidere il match».
Domanda da un milione: chi vince?
«In un primo momento avrei detto KC di 14 punti. Poi ci ho ripensato e il mio pronostico è sceso a uno scarto di 7 sempre in favore dei Chiefs. Adesso passano i giorni e diventa sempre più dura: penso a uno scarto di 7 ma non sono più sicuro su chi la spunterà… (ride, ndr). Insomma Kansas City è una squadra fortissima, più completa e in certi momenti diventa impossibile da fermare. Poi però Brady è Brady… varia tantissimo il gioco e sfrutta ogni uomo a sua disposizione. È imprevedibile e sa cambiare pelle anche a partita in corso».
Insomma col passare dei giorni aumentano le quotazioni di Tampa, già capace di prendersi lo scalpo di Saints e Packers.
«Una cosa è certa: non vedo l’ora di gustarmi il match. A inizio anno si guardava con scetticismo Brady dopo il suo passaggio a Tampa. Invece guardate cosa è riuscito a fare. Quell’uomo è una leggenda, paragonabile a Jordan o Federer. Potrebbero già fare un film sulla sua vita e non vedrei l’ora di vederlo. Il suo ruolo è cruciale. Fa aumentare anche la fiducia di tutti i compagni. Sai che se qualcosa va storto, hai comunque Brady e puoi rientrare. Il mentale, in tutti gli sport, è determinante».
Tutto vero, ma i Chiefs hanno un mostro di talento in cabina di regia.
«Questo sì, Mahomes era un predestinato e si conosceva, ma sta impressionando. Ha qualità da superstar e l’anno scorso ha già vinto il Super Bowl. Se Brady è già una leggenda, lui lo può diventare. Come Tom ha un qualcosa che non si può insegnare. È qualcosa che devi avere dentro».
Gli americani per chi faranno il tifo?
«In America sono tifosi di Football. Dello sport. Da noi si è più attaccati al territorio e ai propri colori. Negli States, sotto questi aspetti, è un altro pianeta. Se prima della pandemia andavi a una partita di ragazzi o di livello universitario, trovavi impianti stracolmi. Il popolo nordamericano studia lo sport nei dettagli. Sa cosa aspettarsi da questa supersfida, che può essere decisa anche da un nome “altisonante”. Certo i due QB possono far saltare il banco e tirar fuori il coniglio dal cilindro. Li paragono un po’ ai portieri nell'hockey. Magari l’altra squadra domina e fa 50 tiri, ma il tuo portiere quella sera è insuperabile e vinci 1-0... Tutto può succedere».