Duro sfogo di Benoît Paire in un periodo in cui proprio non riesce a tirar fuori il suo miglior tennis.
«Gioco non per stare in hotel».
PARIGI - Sconfitte (sei su sette gare giocate nel 2021) ed episodi di nervosismo (sputi, litigi con avversari e giudici di sedia): Benoît Paire sta attraversando il periodo più duro della sua carriera. Il tennis ai tempi del coronavirus, senza pubblico e privato di tutte le emozioni correlate, il 31enne proprio non riesce a concepirlo. E i risultati si riflettono sul campo...
«Giocare in stadi vuoti senza alcuna atmosfera non è il motivo per cui gioco a tennis - le parole di colui che in carriera ha vinto tre tornei nel circuito - Secondo voi gioco solo per restare in hotel o per essere espulso dal torneo per i miei comportamenti? Il tennis per me è diventato assolutamente privo di gusto. Ho bisogno di più tempo per adattarmi a questo nuovo pseudo circuito, farò del mio meglio per ritrovare la gioia di scendere in campo. Giocherò ad Acapulco e Miami, dopo averci pensato molto posso dire che il mio unico obiettivo sarà sorridere e divertirmi a colpire la pallina. Vincere o perdere non mi interessa ora».