Daniil Medvedev appoggia le scelte del collega: «Anch'io ho deciso di non rivelare se sono vaccinato o meno».
In vista degli Australian Open nessuna deroga è prevista per i tennisti.
MOSCA - «Non credo che un tennista non vaccinato otterrà un visto per entrare in questo Paese. Al virus non importa quale siano le posizioni in classifica dei giocatori, o quanti Slam hanno vinto». Così si era espresso negli scorsi giorni il premier dello Stato di Victoria Daniel Andrews.
Insomma, chi non sarà vaccinato difficilmente potrà entrare in Australia. E nessuna deroga in tal senso è prevista per i tennisti che si recheranno nella terra dei canguri per disputare gli Australian Open. Una situazione, questa, che interessa molto da vicino il numero 1 al mondo Novak Djokovic, il quale non sembra intenzionato almeno per ora a sottoporsi all'iniezione.
Daniil Medvevev, colui che nell'ultimo atto dei recenti US Open era riuscito a battere il serbo ottenendo il primo Slam in carriera, appoggia il pensiero del collega: «Sono d'accordo con quello che ha detto Nole, le sue parole mi sono piaciute molto. Anch'io ho deciso di non rivelare questioni mediche che mi riguardano. La vaccinazione è una decisione personale e non c'è bisogno di divulgare la propria scelta, neppure io ho alcuna intenzione di farlo e non dirò se sono vaccinato o meno. Quel che è certo è voglio giocare in Australia. Le regole, però, sono chiare: se non sei vaccinato, dovrai metterti in quarantena per due settimane. Naturalmente a Melbourne tutti vedranno chi sarà vaccinato e chi no».