Il coach dei Warriors - Steve Kerr - ha paragonato l'attitudine del suo pupillo a quella del campione elvetico di tennis
La formazione di San Francisco sta attualmente disputando la finale dei playoff contro i Boston Celtics.
SAN FRANCISCO - L'allenatore dei Golden State Warriors - Steve Kerr - ha raccontato un aneddoto riguardante Roger Federer, paragonandolo al capitano della sua squadra Stephen Curry.
Stando al 56enne i due campioni hanno la stessa attitudine, qualità che ha permesso a entrambi di restare ai più alti livelli nei rispettivi sport per diversi anni. «Abbiamo incontrato Federer qualche anno fa in Cina, quando giocavamo a Shanghai», sono state le parole del tecnico riportate da "20minutes". «È venuto a trovarci nello spogliatoio e gli abbiamo chiesto qual era il suo segreto dopo vent'anni di carriera al top. La sua risposta è stata semplice, ma profonda. Ha detto che segue costantemente i suoi rituali quotidiani e si concentra per fare sempre tutto al meglio, come preparare la colazione ai suoi figli appena sveglio, portarli a scuola e andare poi ad allenarsi. Adora la competizione e affronta la sua giornata con un ottica positiva. Mi viene dunque sempre in mente Stephen quando ripenso alle sue parole. Vedo una grande similitudine fra di loro, dato che anche Curry ha la sua routine. È come un metronomo e ogni giorno ripete esattamente le stesse cose. Prima si esercita nella sala per l'allenamento, poi va in palestra e infine in campo sempre agli stessi orari. È regolato come un orologio, anche se ovviamente per lui giocare a basket è un piacere immenso e trova sempre l'energia necessaria per svolgere al meglio questo lavoro. Penso che sia uno degli elementi che lega tutti i grandi campioni, come appunto Roger Federer e Stephen Curry. La passione innata che hanno per ciò che svolgono, permette loro di migliorarsi costantemente».
Per la cronaca nella serata di venerdì scorso - in occasione di gara-4 della finale dei playoff di NBA, contro i Boston Celtics - Curry si è reso protagonista di una grande prestazione, poiché ha trascinato i Warriors al successo (107-97), grazie a 43 punti personali messi a referto. Ricordiamo che Curry ha finora conquistato il campionato di NBA in tre occasioni (2015, 2017 e 2018), così come due trofei MVP della regular season (2015 e 2016). «