Nel match tra i campioni del futuro, Sinner ha smontato Alcaraz. Ora la sfida a Djokovic
L’italiano ha vinto 6-1, 6-4, 6-7 (8-10), 6-3 contro lo spagnolo. Djokovic ha piegato 6-2, 4-6, 6-1, 6-2 l'olandese Tim van Rijthoven.
LONDRA - Chi è più forte: Jannik Sinner o Carlos Alcaraz? Tra una quindicina di anni si potrà provare a rispondere. Per ora ci si deve invece accontentare delle “proiezioni”, delle ipotesi. L’unica certezza è che l’ultima sfida tra due dei campioni del futuro se l’è aggiudicata l’italiano il quale, negli ottavi del torneo di Wimbledon, ha piegato 6-1, 6-4, 6-7 (8-10), 6-3 lo spagnolo.
Più in palla, concentrato e soprattutto preciso, l’altoatesino è stato bravo, fin dai primi scambi, a non fare trovare il “ritmo” all’iberico. Ha comandato il gioco, ha piazzato colpi potenti e ficcanti (con i quali ha mascherato le pecche di un servizio così così)... è scappato. Alcaraz è invece vissuto di fiammate, alternando belle giocate a sbagli grossolani. Il 20enne azzurro ha così potuto chiudere facilmente il primo set e assicurarsi anche il secondo. La musica è tuttavia cambiata nel terzo dove, incapace di piazzare break, Sinner si è fatto trascinare al tie-break dal rivale e lì, fallito anche un match point, si è fatto infilzare. L’incidente di percorso non ha in ogni caso fermato Jannik che, sprintato a inizio quarto parziale - break nel quarto game - ha poi tenuto il servizio fino al 6-3 finale. Turno passato e… attesa: nei quarti di finale l'italiano troverà Nole Djokovic, avanti, non senza fatica, contro l’olandese Tim van Rijthoven. Chiuso senza problemi il primo set, il serbo ha lasciato per strada il secondo prima di risvegliarsi e archiviare la pratica 6-2, 4-6, 6-1, 6-2 in 2h39’.