Fioccone sì, continuità no: Naomi Osaka non riesce a ingranare
«Prendo le sconfitte sul personale».
NEW YORK - Il primo anno dopo la pausa presa per la gravidanza non ha ancora regalato gioie a Naomi Osaka, costretta ad alzar presto bandiera bianca pure agli US Open. A New York, la giapponese ex numero uno al mondo ha esordito superando senza problemi la lettone Ostapenko. Poi però si è sciolta contro la ceca Muchova, facendosi notare più per i fiocchi che abbellivano scarpe e tenuta che per i colpi in campo.
«Nella mia testa penso di poter vincere questi tornei - ha raccontato la nipponica - anche se è vero che quest’anno non ho mai raggiunto una finale. Sono delusa, ovviamente, anche se cerco di guardare il lato positivo delle cose. La parte difficile di tutto ciò è che le sconfitte le prendo molto sul personale. È una dichiarazione molto forte, lo so, ma mi sento come se il mio cuore morisse ogni volta che perdo un match. Sto da schifo. Sto cercando di maturare, di imparare come comportarmi, ma non è semplice».