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SUPER LEAGUEIl coronavirus blocca il calcio: «Situazione particolare, l'idea è di evitare ulteriori rinvii»

28.02.20 - 16:57
Lugano: Michele Campana e Maurizio Jacobacci sono intervenuti in un'inedita conferenza stampa
TiPress
Il coronavirus blocca il calcio: «Situazione particolare, l'idea è di evitare ulteriori rinvii»
Lugano: Michele Campana e Maurizio Jacobacci sono intervenuti in un'inedita conferenza stampa
Il dg Campana si è espresso anche sull'impatto economico di un'eventuale partita a porte chiuse: «Posso stimarlo tra i 20'000 e i 40'000 franchi»
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LUGANO - Con il calcio svizzero bloccato dal coronavirus - tutte le sfide del weekend, come noto, sono state rinviate a data da stabilire -, il dg del Lugano Michele Campana e il tecnico Maurizio Jacobacci sono comunque intervenuti in conferenza stampa per spiegare la situazione.

«Innanzitutto vogliamo precisare che la società sostiene la decisione della SFL di rinviare a data da definire il 24esimo turno di campionato - ha esordito Michele Campana - Lunedì pomeriggio i club si riuniranno a Berna per prendere ulteriori provvedimenti sul proseguo della stagione. Si tratta di una situazione molto particolare e, da qualche giorno, avevamo capito che si poteva andare in questa direzione. Abbiamo massimo rispetto per le autorità e le persone che hanno la competenza di prendere queste decisioni che hanno serie implicazioni economiche sul piano nazionale. Sappiamo benissimo che la situazione non si risolverà nell'immediato».

Internamente come agirete?
«Come misure interne al club cerchiamo di limitare le strette di mano e - rispettando le raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità - abbiamo suggerito di non recarsi in luoghi affollati, specialmente in Italia. Inoltre, ai primi sintomi, tutti i membri della nostra organizzazione non devono recarsi sul posto di lavoro, ma rimanere a casa. La medesima comunicazione è stata rivolta al Settore giovanile, alle famiglie e al Team Ticino. Va detto che al momento non abbiamo problemi particolari».

La riunione di lunedì sarà molto importante.
«Lunedì desideriamo sapere dalla Lega se ci sono direttive particolari nel caso in cui un membro della nostra organizzazione dovesse contrarre il virus. Noi, al momento, non abbiamo idea delle misure che si dovrebbero adottare. Poi si parlerà del proseguo del campionato».

Il dg Campana si è poi espresso sull'impatto economico di un'eventuale partita a porte chiuse.
«L’impatto economico, nel corto termine, per il Lugano non sarebbe particolarmente grave e oneroso. Questo perché abbiamo dei costi legati all'organizzazione delle partite e l'affluenza non ci porta dei grandi ricavi. Posso stimarlo tra i 20'000 e i 40'000 franchi a partita. Come mai il rinvio e non subito le porte chiuse? Nel nostro caso, e mi riferisco al calcio, non c'è un'urgenza legata al calendario. Abbiamo ancora delle date di riserva e c'è un po' di margine. Contrariamente alle società di hockey, dove i playoff sono imminenti».

La parola è poi passata al mister Jacobacci.
«Sono rimasto sorpreso, non mi aspettavo che la partita venisse rinviata - ha esordito il tecnico - Ovviamente in questo caso bisogna accettare le decisioni. Ci spiace di non poter scendere in campo perché avevamo preparato bene la partita di Ginevra, contro una squadra che sta facendo molto bene».

Gli allenamenti e la preparazione verranno condizionati?
"Domani ci alleneremo, poi i giocatori saranno liberi fino a martedì mattina. Manterremo il ritmo. Domani Lungoyi, Sasere e Rodriguez faranno un'amichevole con l'U21 contro il Mendrisio. Per alcuni nostri giocatori, non al meglio fisicamente, una settimana in più di allenamenti potrà portare benefici. Certo mi auguro di riprendere il prima possibile».

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